Crotone-Benevento. I calabresi si rilanciano, le streghe smarriscono le ‘scope’

di Redazione

Diciamola tutta. Non è stata assolutamente le migliore prestazione offerta dal Benevento in questo campionato. Ritmo lento, nessuna, o quasi, giocata di qualità, lanci lunghi, calci piazzati e tanti errori di misura.

Ciò nonostante le streghe hanno effettuato ben 17 tiri in porta, ricavandone però un solo gol, ma alla fine della partita, mentre al Crotone sono bastati 3 tiri e mezzo per realizzarne 4. La squadra di casa ha saputo difendersi con tanti uomini e colpire in ripartenza sfuttando al meglio la velocità di Messias tra le linee. Partita decisamente negativa per Glik che al 4° ha infilato la propria rete, poi intorno alla mezzora con un altro errore in copertura ha consentito a Simy di raddoppiare in contropiede.

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Il tutto mentre, dalla parte opposta, il portiere rosso blu Cordaz, prima ha bloccato Insegne (che nell’azione si è infortunato ed è stato costretto ad uscire, lasciando il posto a Caprari) e poi si è ripetuto su una mezza rovesciata al volo di Hetemaj.

Nella ripresa il Benevento prova a riprendere in mano il gioco puntando sul possesso palla. Ma è un possesso lento e leggibile, percui per difendersi al meglio al Crotone basta giocare con ordine, facendo densità nella propria metà campo e ripartendo.

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Il che consente alla squadra di Stroppa di contenere senza affanni la reazione degli uomini di Inzaghi e arrotondare ulteriormente il risultato con Simy, bravo a firmare il tris su assist di Riviere. Un gioiello che mette in cassaforte il risultato e l’ultima mezz’ora diventa una passeggiata. Perché, poi Vulic firma il poker con un’altra perla dal limite dell’area. Poi al 38° del secondo tempo il gol della bandiera di Iago Falque.

Può succedere, ma le streghe devono stare attente, il campionato è ancora lungo e la salvezza – che, pure, loro sono in grado di raggiungere con notevole anticipo se non si montano la testa – ancora lontana. Da parte sua il successo è un toccasana che consente al Crotone di avvicinare le squadre che lo precedono, dimostrando inoltre che la retrocessione è tutta ancora da decidere.

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