Ventunesimo anno del ventunesimo secolo d.C., secondo dell’Era pandemica. Questa dicitura crediamo verrà utilizzata negli anni avvenire al pari del conteggio degli anni dell’Era Fascista (E.F.). Le similitudini non sono barbine né poche.
Passeranno o supereremo le ondate d’infezione con i vaccini per l’immunità di gregge, resterà la datazione e debiti da pagare : “… dopo l’Era Covid 19”. Epoca segnata per divenire storica, da studiare al pari di tutti gli avvenimenti che hanno tracciato la presenza dell’uomo sulla terra. Epoca che lascerà il segno con avvenimenti accaduti e ancora da scrivere, e determinanti i nuovi equilibri geopolitici ed economici dell’umanità.
Come avvenne alla fine della 2° guerra mondiale, ridisegno di confini e di aree d’influenza ideologico-politica (Jalta- Crimea 1945).- America e URSS, con i loro gregari, stabilirono come e quali le idee che dovevano muovere il Mondo. Quasi mezzo secolo d’imposizioni e privazioni culturali, commerciali e fisiche.
Dal mito di John Wayne, dei Pellerossa collezionisti di scalpi dei coloni civilizzatori, al paradiso socialista dell’Hotel Lux dimora di Togliatti, le purghe staliniane, i Gulag di A. Solzenicyn, Jan Palach e il muro di Berlino. Dalla guerra fredda a quelle telecomandate sparse per il Pianeta Terra, alla guerra tecnologica, mediatica e Pandemica.
Nuovi equilibri, vecchi scenari con comparse divenuti attori protagonisti.
La Cina, culla del “liberal-comunismo”, negatrice delle libertà fondamentali, padrona di tutti i debiti del mondo, neocolonizzatrice tecnologica pandemica, madre dell’infezione generatrice delle Sue fortune (unico Paese al mondo col PIL in crescita dello 2,5%), esempio d’additare alle generazioni future.
Gli ex padroni, perdenti all’insegna del pensiero unico politically correct, Europa post Brexit, Italia litigiosa culla dell’imbroglio di destra e sinistra restano inermi e attoniti nel mentre volpi, faine, sciacalli e iene, falsi antagonisti, banchettano gli avanzi della “carcassa Terra”.
L’Era del Covid 19 determinerà i prossimi decenni, segnerà la storia per le prossime generazioni, traccerà una demarcazione del sistema prima e dopo E.C.19. Sistemi di vita (forzatamente) unificati dai social al pari di linguaggi, abitudini o costumanze. Non sarà l’Epoca del Divino Racconto di Dante Alighieri padre unificatore della penisola italica, né del Rinascimento dal medioevo, o la ricostruzione del dopoguerra col “European Recovery Program” -Piano Marshall-.
La pandemia del Coronavirus rideterminerà tecnologicamente lingua, produzioni, consumi, usi e costumi, I nuovi conseguenziali equilibri economici ridisegneranno nuovi confini geopolitici d’influenza, banche e gruppi di banchieri diventeranno i nuovi “padroni del mondo”. L’America dopo Trump (ultimo istrionico conservatore del Mondo) non garantirà neanche se stessa; il Vecchio Continente diviso e non dialogante, debole per gli egoismi di “falsi europeisti”, s’appresterà nel ruolo di comparsa in una storia scritta da altri al proprio godimento.
In questo scenario volpi e faine proliferano indisturbati, consapevoli di non avere naturali nemici. Sciacalli e iene continuando a non cacciare in proprio limitandosi a sottrarre la “carcassa” da spolpare ai loro antagonisti, incuranti fingono di non sapere che alla lunga non resterà nulla né per loro e tampoco per i loro successori. Questo scenario potrebbe accadere (metafora della vita) se non decideremo di agire, determinare e costruire il reale cambiamento.
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