Dopo la pessima befana offerta ai propri tifosi mercoledì scorso contro lo Spezia, penultimo in classifica, oggi il Napoli va a Udine per farsi perdonare. La partita non è di quelle facili, ma neanche di quelle particolarmente complicate. Anzi, il Napoli vero – quello che sta scendendo in campo, soprattutto nelle partite casalinghe è soltanto una brutta copia – potrebbe aggiudicarsi senza troppa fatica. Ma per fortuna si gioca alla Dacia Arena e questo, nel momento in cui giocare in casa per la compagine azzurra sembra essere un problema, potrebbe rappresentare un gran vantaggio.
Sempre che, però, mister Gattuso la smetta con gli esperimenti e consenta agli uomini disponibili di giocare nei ruoli a loro più congeniali. E magari decida, anche alla luce della pessima prestazione offerta dalla difesa contro i liguri mercoledi scorsi, a mandare in campo il Kosovaro, Rrahmani che l’anno scorso a Verona ha dimostrato di essere un ottimo difensore. E, soprattutto, Insigne e compagni la smettano di sparare ai tordi e centrino la porta. Tirare 29 volte verso la porta, ma centrandola appena 9 e realizzando un solo gol, non è da squadra di vertice. Intanto, per giugno, sembra fatto l’acquisto di Mattia Zaccagni dal Verona.
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Udinese: Musso, Becao, Bonifazi, Samir, Stryger Larsen, De Paul, Mandragora, Pereyra, Zeegelaar, Lasagna, Nestorovski. A disposizione: Scuffet, Gasparini, De Maio, Ouwejan, Rigo, Molina, Ter Avest, Arslan, Walace, Makengo, Deulofeu, Palumbo. Allenatore: Gotti
Napoli: Meret, Di Lorenzo, Manolas, Rrahman, Hysaj, Fabian Ruiz, Bakayoko, Lozano, Zielinski, Insigne, Petagna. A disposizione: Ospina, Contini, Ghoulam, Mario Rui, Maksimovic, Cioffi, Lobotka, Politano, Elmas, LLorente. Allenatore: Gattuso
Arbitro: Pasqua di Tivoli
A Verona serve un Crotone da battaglia
Tutt’altro che facile l’impegno che attende il Crotone a Verona. La formazione del tecnico Juric, nona in classifica sta mostrando di avere tutti i numeri per terminare il campionato posizionata nella zona centrale della classifica e, quindi, di poter guardare all futuro con fiducia e serenità. Mentre quella di Stroppa, ultima in classifica, dovrà faticare non poco per abbandonare il fanalino di coda.
Ma dovrà giocarsela soprattutto che le altre formazioni impegnate nelle zone basse della classifica. E’ con queste che bisognerà conquistare i punti salvezza. Ma dovrà giocare con il coltelli fra i denti, con determinazione e convinzione. E, per quanto uscita sconfitta dal confronto, alla luce della prestazione offerta contro la Roma, può ancora farcela.
Verona: Silvestri, Ceccherini, Gunter, Magnani, Faraoni, Tameze, Ilic, Dimarco, Zaccagni, Barak, Kalinic. A disposizione: Berardi, Pandur, Lovato, Udogie, Cetin, Ruegg, Danzi, Salcedo, Di Carmine, Yeboah, Colley. Allenatore: Juric.
Crotone: Cordaz, Djidji, Golemic, Luperto, Molina, Zanellato, Eduardo, Reca, Messias, Simy, Riviere. A disposizione: Festa, Dragus, Cuomo, Crocata, Rojas, Mazzotta, Vulic, Magallan, Siligardi, Pereira, Rispoli, Petriccione. Allenatore: Stroppa
Arbitro: Massimi di Termoli
Cagliari, torna Nainggolan per evitare la quarta sconfitta consecutiva
Dodicesima (Fiorentina) e tredicesima (Cagliari), praticamente il centroclassifica a confronto. Certo un centroclassifica che – a differenza di quanto lascerebbero pensare le posizioni rispettivamente dalle due compagini – per i punti (15 e 14) delle due contendenti è più vicina alla zona retrocessione che non a quella mediana. I sardi cercheranno di interrompere la serie negativa di tre sconfitte consentive con Roma, Napoli e Benevento di cui le ultime due alla Sardegna Arena.
Ed il ritorno in campo di Nainggolan, calciatore di esperienza e tecnica sopraffina, a fianco di Marin in mediana, potrà certamente dare una mano alla compagine di Esubio Di Francesco, per evitare di uscire dall’Artemio Franchi, con sul groppone la quarta sconfitta consecutiva. Purtroppo, dovrà ancora fare a meno di del centrocampista croato Marko Rog sottoposto ad operazione per la ricostruzione del legamento crociato anteriore del ginocchio destro. L’intervento è pienamente, riuscito, ma per l’ex Napoli – ne avrà per ben sei mesi – il campionato è già finito.
Fiorentina: Dragowski, Milenkovic, Pezzella, Igor, Caceres, Amrabat, Borja Valero, Bonaventura, Biragh, Eysseric, Vlahovic. A disposizione: Terracciano, Brancolini, Lirola, Quarta, Venuti, Barreca, Duncan, Pulgar, Krastev, Kouame, Callejon, Montiel. Allenatore: Prandelli
Cagliari: Cragno, Pisacane, Godin, Walukiewicz, Lykogiannis, Nainggolan, Marin, Zappa, Joao Pedro, Sottil, Simeone. A disposizione: Aresti, Vicario, Ceppiteli, Ounas, Caligara, Tripaldelli, Oliva, Boccia, Pereiro, Tramoni, Pavoletti, Cerri. Allenatore: Di Francesco
Arbitro: Giacomelli di Trieste
L’Atalanta batte sonoramente (4-1) un Benevento che esce dal campo a testa alta
L’Atalanta passa al Vigorito con 4 reti, ma il Benevento esce dal confronto a testa alta. La Dea sta velocemente tornando la stupenda squadra che abbiamo ammirato nella scorsa stagione. Ma i sanniti nonostante i 4 gol subiti, hanno offerto un’ottima prestazione confermando di essere una compagine degna della posizione che occupa in classifica e in grado di conquistare la salvezza con notevole anticipo sulla fine del torneo.
E questo a dispetto delle tantissime assenze con cui è stata costretta a fare i conti: Caldirola, Iago Falque, Letizia, Moncini. Viola, Tello e Tuia. E scusate se è poco. Una ragione per guardare avanti con fiducia e consapevolezza della propria forza.
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