Dopo Napoli, de Magistris ‘allieterà’ anche la Calabria? Il sindaco: «Decisione in 10 giorni»

di Mauro Della Corte

Non pago della sua carriera politica che ha ricevuto dure critiche dagli abitanti di Napoli, ‘Giggino’ non molla ma raddoppia. Dopo aver ‘allietato’ per 10 anni i cittadini napoletani, Luigi de Magistris potrebbe candidarsi alla carica di Governatore nelle prossime elezioni regionali della Calabria.

Quello di fare il governatore di una Regione è il sogno recondito del primo cittadino. Fortemente tentato di partecipare alle elezioni campane dello scorso 20 e 21 settembre dovette rinunciarci dopo aver constatato che la sua discesa in campo sarebbe stato un quasi sicuro presagio di sconfitta e ‘ripiegò’ affermando che era troppo importante continuare a lavorare per Napoli.

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Ora non potendo più candidarsi a sindaco del capoluogo partenopeo, nè a presidente della Regione Campania e con le elezioni politiche che al momento sembrano ancora lontane,  non intende dedicarsi ad altro e sogna di candidarsi a Catanzaro, in quella che lui definisce la sua seconda casa dopo Napoli. «Candidarmi in Calabria? È un’ipotesi, non c’è nulla di concreto. Tra 10 o 15 giorni deciderò, entro il 20 gennaio scioglierò la riserva. Devo ponderare bene, mi affascina molto», ha affermato in un’intervista a Tagadà su La7.

«Sono rimasto – ha aggiunto – colpito sorprendentemente in positivo da tante sollecitazioni venute. È una scelta d’amore, ma difficile sul piano personale. Ho un legame fortissimo con la Calabria, dopo Napoli è la mia seconda terra».

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Il suo nome però non piace al Partito Democratico calabro (e come dargli torto). Un gruppo di esponenti calabresi hanno scritto una lettera aperta a Zingaretti chiedendo di scongiurare quellla che sarebbe una «vera e propria offesa alla libertà e all’autonomia dei calabresi».

Parole che però non scalfiscono la volontà del ‘Giggino’ partenopeo che a chi gli chiede conto della contrarietà dei Democrat risponde: «È un elemento in più per candidarmi. Io mi prendo una decina di giorni per pensare. Se dovessi candidarmi – aggiunge – lo farei pensando alla gente, ai cittadini, alla voglia di riscatto. Se andasse in porto, la mia candidatura coniugherà rottura del sistema e capacità di governo».

Ma arrivano attacchi anche dal Movimento 5 Stelle.  «E’ libero di candidarsi dove vuole, ma non si presenta certo con il miglior biglietto da visita dopo aver portato la città di Napoli sull’orlo del precipizio finanziario, lasciando quindi in grandissima difficoltà chi verrà dopo di lui» afferma Alessandro Amitrano, deputato campano e segretario di presidenza della Camera.

Insomma, dopo Napoli e a poco più di quattro mesi, Luigi de Magistris sta già ‘allietando’ anche i fratelli calabresi.

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