Uno scontro diretto: Cagliari-Napoli, due confronti con le milanesi: Inter-Crotone e Benevento-Milan. Con nove punti in palio nelle partite che le vedeva impegnate, le squadre meridionali, sono riuscite a conquistarne soltanto 3.
Quelli strappati dagli azzurri alla Sardegna Arena, in una partita nella quale la formazione ha confermato tutte le qualità che le sono ampiamente riconosciute da tutti, ma di cui spesso (vedi le sconfitte con Sassuolo, Milan e Lazio ed il pari con il Torino) Insigne, e gli altri, sembrano di non esserne particolarmente convinti.
E se Lozano continua a crescere e dimostrare che Ancellotti ha avuto ragione a pretenderne l’acquisto, ma non è mai riuscito ad utilizzarlo bene, rispettandone le caratteristiche tecniche; Fabian Ruiz, si conferma calciatore di talento e tecnicamente valido, ma eccessivamente lento, farraginoso e bisognoso sempre di un tocco in più, prima di liberarsi del pallone e lanciare ub compagno.
Con questo successo il Napoli si è riportato al quarto posto, in posizione Champions, mentre con la sconfitta il Cagliari vede ridursi il proprio margine di vantaggio rispetto alla zona retrocessione.
Pesantissima la sconfitta (6 – 2) del Crotone che pure era andato per primo in vantaggio, ma la superiorità dell’Inter è apparsa assolutamente evidente. La sconfitta – in concomitanza con il successo del Torino a Parma – costringe i calabresi da soli all’ultimo posto in classifica. Ciò nonostante le possibilità di salvezza restano immutate.
Sembra strano, ma non più di tanto, visto l’avversaria con la quale ha dovuto confrontarsi, la capolista Milan, ma la più bella partita stagionale del Benevento di Inzaghi, ha coinciso con una sconfitta immeritata, per il rigore sbagliato da Caprari, i due pali colpiti da Roberto Insigne e le tante miracolose parate di Donnarumma, ma tutt’altro che inaccettabile, anche se i lombardi hanno giocato in inferiorità numerica dal 33° del primo territorio, ciò nonostante ha colpito due pali e avrebbe potuto segnare anche qualche altra rete.
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