Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ci riprova ed emana la sua prima ordinanza con misure anti assembramenti. In verità c’aveva già provato sabato scorso con un provvedimento che dava la possibilità di chiudere 49 tra strade e piazze in caso di assembramenti dal 20 al 23 dicembre. Ma il primo cittadino di Napoli la ritirò dopo la decisione di Vincenzo De Luca di lasciare la regione in ‘zona arancione’. La ritirò accusando il governatore di essere irrispettoso nei confronti del sindaco.
Ma il sindaco non ci sta a buttare il lavoro fatto e, appena decaduta l’ordinanza del presidente della Regione Campania, ripropone la sua ordinanza riveduta e corretta. Ma cosa prevede?
Nelle giornate del 24 e 31 dicembre non ci sarà una chiusura preventiva di alcuna strada cittadina, ma ci sarà una forte intensificazione dei controlli anti assembramenti in 31 strade.
Nell’ordinanza, de Magistris sottolinea anche che «le forze deputate all’ordine pubblico e sicurezza ravvisino il verificarsi di assembramenti in contrasto con le misure di prevenzione della diffusione del contagio da Covid-19, ci sarà l’interdizione delle aree per il solo tempo strettamente necessario a ripristinare le necessarie condizioni di sicurezza, fatta sempre salva la possibilità di accesso e deflusso agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private».
Si tratta di un provvedimento che non dispone alcuna chiusura preventiva di strade o piazze ma che individua, come si legge nell’ordinanza, «aree cittadine in cui, per comportamenti consuetudinari, si ritiene più elevato il rischio di affollamenti».
Nell’ordinanza, in premessa, si sottolinea che «nei giorni 24 e 31 dicembre 2020 si applicano le misure della cd zona rossa, per le quali, tra l’altro, pur essendo sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie), resta comunque consentito l’asporto fino alle ore 22».
De Magistris ricorda anche che il prefetto gli ha rappresentato il forte pericolo di assembramenti di persone presso bar e attività commerciali a causa del forte radicamento tra gli abitanti della città della consuetudine degli aperitivi nelle giornate antecedenti il Natale e il Capodanno.
Il Comune ha quindi stilato un elenco di 31 strade e piazze cittadine, proposto dal Questore di Napoli durante la riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica tenutasi in Prefettura lo scorso 16 dicembre, nelle quali, a unanime avviso del prefetto e dei responsabili delle forze di polizia, si potrebbero verificare stazionamenti di persone all’esterno dei locali per la consumazione di alimenti e bevande. Tra le 31 aree individuate ci sono tutte le strade dei cosiddetti “baretti” di Chiaia e zone del centro storico.
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