«Il Vice Presidente della Commissione europea Margrethe Vestager sa bene che solo una rete non verticalmente integrata può garantire indipendenza e terzietà. Altrimenti il rischio che corriamo in Italia è una ri-monopolizzazione del settore delle telecomunicazioni sotto il controllo dell’incumbent nazionale – ha dichiarato Giorgia Meloni, Presidente di Fratelli d’Italia e del Partito dei Conservatori e Riformisti Europei – Ciò causerebbe gravi problemi di concorrenza con implicazioni negative per i concorrenti, per i consumatori e per lo sviluppo di nuove reti ad altissima capacità in Italia».
Il governo italiano sembra indicare che la rete unica sarà uno dei pilastri del suo piano di ripresa per il settore digitale, che sarà sottoposto alla Commissione UE nel procedimento di assegnazione dei fondi della RRF (Recovery Resilience Facility). Da qui la richiesta alla Commissaria Vestager se il tema sia o meno oggetto di discussione tra la Commissione UE e il governo italiano.
«Considerando che i finanziamenti effettuati nell’ambito della Recovery Resilience Facility conteranno come aiuti di Stato e che quindi dovranno essere assegnati solo a seguito di gare eque, trasparenti ed aperte – ha concluso Giorgia Meloni – l’eliminazione di ogni concorrenza dovuta alla creazione di una rete unica, controllata in tutto o in parte da una società privata, potrebbe rendere la concessione dei finanziamenti della RRF per progetti infrastrutturali un aiuto di stato incompatibile con il diritto europeo della concorrenza».
Secondo Alessio Butti, promotore nel Parlamento italiano della mozione sul futuro della rete di tlc: «Se l’Italia creasse questo anomalo precedente, sarebbe un ritorno al monopolio dopo venti anni, un brutto segnale di restaurazione nel cuore dell’Europa, proprio mentre abbiamo bisogno di reti che usino tecnologie in fibra FTTH, servizi efficienti ed offerti in tutta sicurezza e in difesa di ogni prerogativa di sovranità digitale nazionale ed europea».
Infine, per Carlo Fidanza, Capodelegazione di FdI e membro della Commissione Mercato interno e Protezione dei consumatori del Parlamento Europeo, che ha presentato l’interrogazione: «Qualsiasi processo di ri-monopolizzazione della rete di tlc rappresenta un ritorno indietro nel tempo ed un attacco ai diritti dei consumatori, che guardano a servizi competitivi e accessibili a prezzo equo. Ci auguriamo che il Vice Presidente Vestager confermi questa impostazione».
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