Ancora la mafia trapanese nel mirino della polizia di Stato. Gli agenti hanno eseguito un blitz nei confronti di una serie di presunti mafiosi molti dei quali vicini al numero uno di Cosa Nostra, il boss Matteo Messina Denaro.
Tredici i provvedimento di fermo, emessi dai magistrati della Dda di Palermo, eseguiti da centinaia di uomini della squadra mobile di Trapani e Palermo con il supporto del Servizio centrale operativo.Venti gli indagati tra i quali anche un sindaco, accusato di corruzione elettorale ed estorsione, e diversi imprenditori.
Le accuse ipotizzate nei confronti degli indagati sono, a vario titolo, associazione mafiosa, estorsione, incendio, furto, favoreggiamento personale e corruzione elettorale, aggravati dal metodo mafioso. Le manette sono scattate per alcuni imprenditori e per un dirigente di un’azienda pubblica di Trapani che è anche presidente di una cantina sociale mentre il primo cittadino risulta solo indagato. In corso anche una serie di perquisizione nelle campagne del trapanese per la ricerca di armi.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE:
- Campania, De Luca citato in giudizio dalla Corte dei Conti: danno erariale da 403mila euro
- Conte avvia la verifica, oggi l’incontro con Renzi. Ma Pd e M5S si chiamano fuori dal rimpasto
- Giustizia, sindacati commercialisti: «Video-udienza nel processo tributario non sia chimera»
- La disavventura | 74enne non riceve la pensione, va all’Inps e scopre di essere morta
- Torre Annunziata, un teatro nell’aula consiliare: chiesti i fondi alla Città Metropolitana