Una storia che ha del tragicomico. Verrebbe da ridere se a pagerne le spese non fosse una pensionata di 74 anni, di San Giuliano Terme in provincia di Pisa, che per l’Inps risulta deceduta anche se in realtà non lo è. La donna, Meri Rovina, lo scorso 3 dicembre si è accorta di non aver ricevuto la pensione. Ha chiesto all’ufficio competente e le è stato risposto un laconico: «Le spiego io perché non ha ricevuto la pensione: lei è morta». Sulle prime è rimasta di sasso, incredula, non sapeva se ridere o piangere ma subito dopo è montata la rabbia. La storia è stata raccontata dal quotidiano ‘La Nazione’.
Intervistata dal giornale la donna ha spiegato che per risolvere il problema le è stato detto che non sarà sufficiente rivolgersi agli uffici provinciali ma servirà un certificato di esistenza in vita con una marca da bollo da 16 euro, recarsi a un patronato per la ricostruzione della pensione e poi in seguito dovrà recarsi all’Inps.
«Una situazione grottesca – afferma la pensionata – Non me lo so spiegare. Mi hanno solo detto che risulterei morta in data 20 ottobre 2020: nessun mio parente è morto in questo periodo, forse si tratta di un caso di omonimia, ma il codice fiscale dovrebbe servire proprio a evitare questo».
In piena pandemia, con la crisi economica e sociale in cui versa il Paese, una povera donna è stata lanciata senza fondi. E se tutto andrà bene fino a febbraio non riceverà la sua pensione. Questa è l’Italia.
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