«L’ambulanza ha tardato oltre mezz’ora ad arrivare, è stata un’idiozia criminale». Matias Morla, legale e agente di Diego Armando Maradona, denuncia ritardi nei soccorsi all’ex campione del Napoli, morto ieri mattina nella sua abitazione.
«Questo fatto non deve passare sotto silenzio, chiederò che si indaghi fino alle ultime conseguenze. Come mi diceva Diego: ‘Voi siete i miei soldati, agite senza pietà’».
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Maradona, secondo i primi risultati dell’autopsia, è morto per un’«insufficienza cardiaca acuta» che, in un quadro condizionato da «una miocardiopatia dilatativa», ha provocato un «edema polmonare». Le manovre di rianimazione cardiopolmonare eseguite dalle persone dello staff del Pibe e successivamente dagli operatori sanitari non hanno prodotto risultati.
«Oggi è un giorno di profondo dolore, tristezza e riflessione. Soffro per l’addio del mio amico, che ho onorato con la mia lealtà e la mia vicinanza fino all’ultimo dei suoi giorni», dice Morla in un comunicato.
«L’ho salutato di persona, la camera ardente deve essere un momento intimo e familiare. Quando alle informazioni diffuse dalla procura di San Isidro», che ha documentato i fatti avvenuti ieri mattina, «è inspiegabile che per 12 ore (dalle 23 di martedì alle 11 di mercoledì, ndr) il mio amico non abbia ricevuto attenzione o controllo da parte del personale sanitario chiamato a svolgere questo compito. L’ambulanza ha tardato oltre mezz’ora ad arrivare, è stata un’idiozia criminale. Questo fatto non deve passare sotto silenzio, chiederò che si indaghi fino alle ultime conseguenze. Come mi diceva Diego: ‘Voi siete i miei soldati, agite senza pietà», afferma.
«Per definire Diego in questo momento di profondo dolore – conclude – posso dire che è stato una bravo figlio, il miglior calciatore della storia e una persona onesta. Riposa in pace, fratello».
Il comunicato diffuso dal legale
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