Per quest’anno niente vacanze di Natale. Al massimo se proprio si vorrà rivivere il clima scanzonato delle vacanze natalizie bisognerà gustarlo in streaming o con un bel dvd. Parola del premier Giuseppe Conte. E’ infatti stato lui che dagli studi di Otto e mezzo ha dato la notizia a milioni di italiani, che ancora alle prese con le restrizioni delle regioni gialle, arancioni e rosse già pregustavano di tornare in libertà per il Natale.
Invece, niente perché Giuseppe Conte ha subito voluto chiarire come saranno le cose da qui a qualche settimana: «Il periodo natalizio richiede misure ad hoc. Si rischia altrimenti di ripetere il ferragosto e non ce lo possiamo permettere: consentire tutte occasioni di socialità tipiche del periodo natalizio non è possibile». In particolare, niente escursioni sulla neve e vacanze sugli sci ma Conte assicura che «vogliamo ridurre la socialità ma consentire la tradizione a noi molto cara dei doni. In questo senso è controproducente limitare gli orari dei negozi. Cercheremo di dilatare l’apertura dei negozi fino a orari che ci permettano di evitare gli assembramenti».
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Lo shopping, quindi, è salvo per il rispetto delle tradizioni si vedrà. Molto però dipenderà da come progredirà la curva epidemiologica e se le misure messe in atto in queste settimane saranno davvero riuscite a contenere i contagi. Da qui si decideranno le prossime misure anche se Conte ammette che «sullo spostamento tra regioni a Natale ci stiamo lavorando ma se continuiamo così a fine mese non avremo più zone rosse. Tuttavia, il periodo natalizio richiede misure ad hoc». Sulle scuole, invece, il premier Conte ammette che «cercheremo di aprire prima di Natale, stiamo lavorando per questo».
Conte: «No a vacanza indiscriminate sulla neve. Impianti sciistici restano chiusi»
L’appuntamento è per venerdì quando è possibile che ci sia qualche variazione nelle colorazioni delle regioni. Quello però che è certo è che non riapriranno gli impianti sciistici, perché come ammette Conte «non possiamo concederci vacanze indiscriminate sulla neve. Anche per gli impianti da sci, il problema del protocollo è un conto ma tutto ciò che ruota attorno alle vacanze sulla nave è incontrollabile e con Merkel e Macron in Europa stiamo lavorando ad un protocollo comune europeo. Non è possibile consentire vacanze sulla neve, non possiamo permettercelo».
Questione chiusa anche se le proteste degli operatori del settore è veemente, così come quella degli stessi governatori. Sotto accusa la scelta di non riaprire gli impianti, che potrebbero comunque funzionare anche se nel pieno rispetto delle normative sanitarie. Il tutto per evitare il tracollo del settore che altrimenti entrerebbe in una crisi gravissima.
Dopo il 3 dicembre possibili due Dpcm. Ci sarà stretta per le feste di Natale
Difficile però che il governo ritorni sui suoi passi. Piuttosto l’attenzione di tutti è rivolta a venerdì e poi a dopo il 3 dicembre quando scadrà il Dpcm e dovrà essere varato uno nuovo. Sulla base delle indiscrezioni il governo avrebbe intenzione di emettere due Dpcm: un primo per coprire il periodo dal 4 dicembre ai giorni immediatamente al ridosso di Natale con l’allentamento del coprifuoco (alle 23 o alle 24).
Sarà consentito lo shopping, con negozi aperti in una fascia oraria più ampia per evitare assembramenti. Ci sarà anche l’apertura dei centri commerciali nei fine settimana e nei giorni festivi e saranno contingentati gli ingressi non solo nei negozi ma anche in strade e piazze, soprattutto in alcune grandi città e nel weekend, con un aumento generale dei controlli.
Da valutare, invece l’apertura serale di pub e ristoranti mentre per quanto riguarda gli spostamenti tra le Regioni, saranno consentiti quelli nelle zone gialle. Il secondo Dpcm dovrebbe, invece, riguardare il periodo delle feste con misure più dure come le raccomandazioni per il Cenone di Natale, il divieto di manifestazioni in piazza e feste private e probabile anche gli stop agli spostamenti. Come detto però molto dipenderà dai dati che saranno diffusi venerdì.
Conte: «Dialogo con Forza Italia. Da loro senso di responsabilità»
Fin qui la pandemia. Sul piano politico sempre il premier Conte ha confermato che «c’è un dialogo da tempo con Forza Italia in Parlamento. Auspico una collaborazione con Forza Italia come l’ho auspicato con tutte le forze opposizione». E proprio su Forza Italia Conte riconosce che «Forza Italia si è predisposta per un dialogo costruttivo. E ha anche spiegato che non vuole allargare la base del governo ma restare all’opposizione. Forza Italia ha assunto un approccio dialogante e costruttivo. E’ emerso il loro senso di responsabilità».
Meloni: «Sinistra vuole dividerci ma centrodestra è unito»
Mano tesa a Forza Italia anche se, come fa notare Giorgia Meloni, «l’obiettivo della sinistra non è occuparsi dei problemi degli italiani ma usare ogni pretesto per tentare di dividerci. Non ci riusciranno: il centrodestra è unito e compatto e lavorerà a una proposta comune sulla legge di bilancio. Sfideremo in Parlamento la maggioranza e vedremo se, dietro le interviste e gli annunci a favore di telecamera, c’è una reale volontà di collaborare o se siamo davanti all’ennesimo bluff».
Infatti, almeno per il momento di concreto non si vede nulla. Tante parole e buoni propositi ma niente di più. Si vedrà sullo scostamento di bilancio previsto per giovedì in Aula e soprattutto sulla manovra non appena si saranno chiuse le audizioni. Allora si capirà davvero se c’è una reale volontà di dialogo con il Centrodestra o se siamo di fronte all’ennesima operazione buona soltanto per le telecamere e i fotografi.
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