«Il governo risponde in modo inadeguato ed evasivo sulla trattativa in corso per consentire ad Autostrade di ritornare sotto il controllo dello Stato. Gravissimo a fronte della ulteriore notizia sugli arresti e del rischio concreto che si cada dalla padella alla brace». E’ quanto ha dichiarato il senatore di Fratelli d’Italia Adolfo Urso nel corso del question time in aula.
«La risposta del ministro De Micheli – ha sottolineato Urso – è stata una sequela di giustificazioni che evidenziano solo un fatto, drammatico: sono passati oltre due anni dall’impegno del governo sancito a settembre 2018, siamo nell’impasse di un negoziato che rischia di costarci caro anche per fenomeni che potrebbero essere giudicati come aggiotaggio; il governo è sempre guidato dal partito e dal premier che avevano promesso immediata revoca».
«Non viene spiegata la tempistica con la quale far tornare Autostrade sotto il controllo dello Stato – continua Urso – e non è stato fatto il minimo riferimento al rischio che Aspi possa essere acquisita dal fondo australiano noto per la sua disinvoltura speculativa che si tradurrebbe ancora una volta in trazione di profitti a fronte di scarsi investimenti».
«Bisogna sanare la ferita del Ponte Morandi che non è solo una ferita per Genova ma per l’Italia intera – ha concluso Urso – e l’inchiesta che ieri ha portato ad arresti eccellenti nell’ex management di Aspi mostra l’urgenza a che lo Stato recuperi il suo ruolo in questa vicenda».
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