Sicilia, Musumeci: «Serve attenzione contro il Covid-19. Governo stia vicino alle imprese penalizzate»

di Domenico Ferlita

Il governatore della Sicilia Nello Musumeci ha illustrato alcune delle misure che saranno introdotte al fine di evitare il propagarsi dell’epidemia da Covid-19 nell’isola. Solo ieri, infatti, si sono registrati 362 nuovi casi positivi nell’isola a fronte di 3.252 tamponi processati, un incremento di due persone ricoverate in terapia intensiva e tre decessi. Dati preoccupanti che lasciano pensare al rischio di un nuovo lockdown generale, aldilà di tutte le rassicurazioni e che hanno portato il governo Musumeci a dichiarare quattro zone rosse nell’isola, tra cui i comuni di Sambuca di Sicilia e Randazzo.

«Non siamo in condizioni di emergenza ma dobbiamo evitare di arrivarci. Abbiamo il dovere di prevedere il peggio e per evitarlo serve la responsabilità di ciascuno di noi», ha spiegato il Presidente della Regione siciliana Nello Musumeci nella sua diretta Facebook. E non mancano le polemiche sui provvedimenti adottati dal Governo nazionale, ritenuti particolarmente penalizzanti come, ad esempio, le nuove strette sugli eventi nuziali, sulle feste di compleanno e sulle cerimonie di vario genere.

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Stando al parere dello stesso Musumeci, infatti, in Sicilia il nuovo Dpcm contro il Covid-19 potrebbe avere una ricaduta di gran lunga maggiore rispetto a tutte le altre regioni d’Italia. Anche le partite Iva, i commercianti, gli artigiani e gli agricoltori sono tuttora protagonisti delle proteste per via delle norme stringenti imposte dal Governo Conte. «Sappiamo che nei prossimi giorni – continua Musumeci – la situazione non andrà certamente a migliorare e non soltano nel nostro Paese ma anche nel resto d’Italia, perché i mesi invernali sono quelli in cui il virus trova maggiore capacità di adattamento».

Il governatore della Sicilia ha poi rassicurato sul continuo monitoraggio della situazione epidemiologica Covid-19 in Sicilia, grazie all’approvvigionamento dei nuovi tamponi rapidi che consentono di ricevere i risultati in poche ore ed isolare eventuali soggetti positivi al Covid-19. La Sicilia è stata anche la prima regione a ricorrere ai cosiddetti Covid Hotel che consentono di poter ospitare i pazienti risultati positivi senza il bisogno di essere ospedalizzati.

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«Abbiamo individuato una strategia che è quella di andare alla ricerca del soggetto positivo sul territorio. Una volta individuato il cittadino positivo lo isoliamo mettendolo al sicuro e garantendo la sicurezza anche a quelle persone che avrebbero potuto avere contatti. Per questo serve lo screening costante e servono i tamponi», spiega ancora Musumeci.

Tra le misure adottate in Sicilia anche alcuni bandi di selezione per medici, infermieri e operatori socio-sanitari, volte a reperire il personale necessario che possa dare un’ausilio nelle attività di screening e di monitoraggio. Secondo quanto affermato dal governatore i bandi dovrebbero essere pubblicati nelle prossime ore.

Il rischio di un nuovo lockdown generalizzato per il Presidente Musumeci resta la cosa più temuta. «So bene che ora tutti fanno a gara per dire che non ci sarà ma io lo temo. Attualmente forse non ci sono ancora le condizioni, ma abbiamo il dovere di prepararci, senza illusioni», ha ribadito, aggiungendo però che potrebbe essere rischioso per l’economia del Paese e augurandosi che lo Stato stia sempre accanto alle migliaia di imprese che con i provvedimenti del Presidente del Consiglio dei Ministri saranno costrette a ridimensionare o sospendere le loro attività.

Per questo motivo, lo Stato dovrà garantire sostegno economico alle imprese e ai dipendenti. «Se chiediamo alle imprese di chiudere due o tre mesi, dobbiamo anche consentire all’imprenditore e ai dipendenti di poter avere un pezzo di pane a tavola. Se ognuno fa il proprio mestiere di cittadino, adottando i comportamenti indispendabili – conclude Musumeci – possiamo affrontare la fase invernale con un pizzico di serenità senza abbassare la guardia».

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