La Camera ha approvato la risoluzione di maggioranza, presentata dal ministro della Salute Roberto Speranza, sulla proroga dello stato di emergenza per il Covid-19 con 253 voti a favore e 3 voti contrari. L’aula ha poi respinto la prima parte della risoluzione dell’opposizione, per la quale era stata chiesta votazione separata, con 202 sì e 256 no. In pratica un sì strappato non per la compattezza della maggioranza bensì per l’ennesima furbata dei giallorossi.
Infatti gli assenti sono stati considerati tutti in missione, indipendentemente se per malattia, per esigenze istituzionali reali o per dissenso. Il che, risultando essere complessivamente ben 120 i deputati non presenti ma giustificati, ha reso possibile l’abbassamento della soglia del numero legale e quindi l’approvazione della risoluzione.
Il nuovo Dpcm anti-Covid, la cui approvazione è prevista per la settimana prossima, dovrebbe prevedere sanzione da 400 a 1000 euro per chi viola l’obbligo di mascherina e tamponi obbligatori per chi rientra da Gran Bretagna, Olanda, Belgio e Repubblica Ceca.
Sulle mascherine previsto l’obbligo di indossarla sempre sia all’aperto che al chiuso come già stabilito da alcune regioni, vedi Lazio, Campania, Sicilia e Calabria. Si sarà esentati se si fa attività motoria (fermo restando il distanziamento di almeno due metri), se si va in moto o in bicicletta, se si è in auto da soli o con i congiunti. Multe anche ai locali che non fanno rispettare l’obbligo di mascherine. Oltre alla multa, l’esercizio potrebbe subire anche la sanzione amministrativa accessoria della chiusura da 5 a 30 giorni.
Sanzioni da 400 a 1.000 euro anche per chi non rispetta l’obbligo della quarantena. Mentre chi ha contratto il Covid-19 ma non rispetta le restrizioni può incorrere in una sanzione penale con l’arresto da 3 a 18 mesi, oltre che in un’ammenda da 500 a 5.000 euro e denunciato per epidemia colposa.
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