«Per il Sud 140 miliardi», parola di Provenzano. Bene, allora cominciamo a contarli

di Mimmo Della Corte

«Chi fràveca e sfràveca, nun perde maje tiempo». Conte si proroga al 31 gennaio i dpcm anti-Covid, il Pd presenta il disegno di legge di riforma costituzionale con l’abolizione del bicameralismo perfetto e i grillini implodono. Ma mentre l’iniziativa di Giuseppi era nell’aria, quella dei dem è arrivata a sorpresa. I grillini all’oscuro di tutto protestano.

Temono che i dem facciano sul serio? Tranquilli, vogliono solo perdere tempo, in attesa del semestre bianco e l’elezione del Capo dello Stato, poi della vigilia di fine legislatura nel 2023, per scrivere una legge elettorale purchessia, votare e….

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E dopo, ci sarà tempo per accorgersi che, “non funziona” e va cambiata. Nel frattempo, per morosità i 5S fanno saltare l’altare della loro democrazia diretta: la piattaforma Rousseau. Così si perde tempo e il Paese collassa. Da quando è arrivato a palazzo Chigi, Conte sta cercando di accreditare che, tutto ciò che funziona – anche se eredità del Sacro Romano Impero – è merito suo, quello che va male, è colpa degli altri. «Ahi, serva Italia, di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta, non donna di provincie, ma bordello», scriveva Dante sette secoli fa, ma quant’è vero anche oggi!

Purtroppo stiamo pagando pegno al trasformistismo, di Giuseppi Conte. Prima ha accettato di guidare un governo (M5S-Lega) poi, pur di restare “intronato”, ha accettato la guida di un esecutivo (Pd-M5s) in assoluta contrapposizione con il precedente. E con questo sta “disfacendo” tutto ciò (Reddito di cittadinanza. Quota 100 e decreti sicurezza) che ha fatto col primo, ma in perfetta linea con quello, continua a «promettere certo (dl Rilancio, liquidità, semplificazione, innovazione. ecc.) per mancare sicuro» (dpcm, sostegno alle imprese, cigs e bonus). Inoltre, per non far litigare gli alleati, ha legittimato l’attesa con i decreti “salvo intese”.

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Sicché, rinvia ogni decisione a tempi migliori: (Mes, Recovery fund, Nadef, riforma fiscale, revoca concessione Aspi, Ilva e Alitalia). Non ha perso tempo, però – in pieno lockdown – a consentire al presidente dell’Inps, Tridico, di triplicarsi lo stipendio e dare il via libero all’aumento delle bollette di energia e gas per i cittadini. Intanto, continua a nominare task force (ora tocca a quella per i progetti del Recovery), cts, (ma segretandone i verbali perché nessuno sappia mai la ragione delle limitazioni delle proprie libertà personali) e affidare ad Arcuri – nonostante i fallimenti precedenti: mascherine, e dispositivi di protezione anti-covid e banchi – anche la gestione delle donazioni alla protezione civile.

Giuseppe Conte

E, come sempre, se si guarda al Sud, la situazione appare ancora peggiore. Istat, Svimez e Srm, vedono a rischio 800mila posti di lavoro. Ma si può sognare. Conte assicura «il Sud al Centro così l’Italia ripartirà» e il ministro Provenzano, “racconta” che sul Mezzogiorno, per il settennio ’21-’27, pioveranno 140miliardi e prova a dare qualche numero per informare da dove arriveranno: dai fondi strutturali 43 miliardi; 25 miliardi da quota recovery; quasi 10 miliardi da react-Eu, più l’80% dal Fondo sviluppo e coesione.

Ha dimenticato, però, che l’utilizzo dei fondi strutturali europei è condizionato dal cofinanziamento nazionale e regionale, che li raddoppia, ma in assenza del quale, le risorse non si muovono da Bruxelles. Tant’è che è proprio questa una delle ragioni per le quali, sul piano occupazionale, stiamo ancora pagando le conseguenze della crisi finanziaria di 12 anni addietro.

Enzo Amendola
Enzo Amendola

Ma ha scordato anche che, al momento, il Recovery fund è bloccato dai veti incrociati dei cosiddetti frugali – non vogliono finanziare con risorse proprie i sussidi anti-Covid e guardano con sospetto all’Italia – e dai Paesi del blocco di Visegrad – contrari a condizionare gli aiuti al rispetto dello stato di diritto – per il quale Polonia e Ungheria sono già sotto tiro. Sicché. «Il piano è a rischio», è sbottato il ministro agli affari europei Amendola. Ma Provenzano non lo sa! Di più, ha rimosso che i fondi recovery, una volta attribuiti, per riceverli bisogna anticiparli.

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