Giorgia Meloni conferma il suo ‘Sì’ al referendum per il taglio dei parlamentari del prossimo 20 e 21 settembre. Lo conferma ma fa «un passo indietro» e aspetta il «responso dei cittadini. Io sono favorevole al taglio dei parlamentari, lo sono sempre stata, tra l’altro il primo a tagliare i parlamentari fu il centrodestra» ha detto ai microfoni di Rtl 102.5.
«Se gli italiani – continua – faranno un’altra scelta si farà un altro governo, spero con le elezioni, e un’altra riforma migliore». Riforma che non può prescindere dal cambiamento della legge elettorale. Perché qualora ci fosse il taglio dei parlamentari, secondo i favorevoli al ‘No’, si verrebbe a creare un problema di rappresentanza territoriale.
Una rappresentanza territoriale che in realtà, in occasione delle elezioni politiche, non sembra esserci neanche ora con i partiti che scelgono le liste e gli elettori che posso scegliere solo il movimento politico.
«Rimettiamo le preferenze e risolviamo il problema della rappresentanza dei territori», ha detto la Meloni, che continua: «Consentire che ciascuno possa scrivere il nome del parlamentare che lo rappresenta, perché non mi pare che attualmente ci sia grande rappresentanza dei territori quando prendi la Boschi da Arezzo e la vai a candidare a Bolzano».
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