«La demolizione del fabbricato di via Carditiello a Cardito, le cui macerie cadranno sulla pelle di decine di cittadini tra i quali un disabile, diversi bambini e persino un neonato di appena 40 giorni, è un gravissimo atto di ingiustizia sociale, oltre che di dubbia procedibilità atteso che il giudice che ha rigettato il ricorso di prima istanza è lo stesso che ha deciso sull’ultimo ricorso per la sospensione dell’abbattimento. Cosa, questa, per la quale i legali delle famiglie di via Carditello si sono rivolti alla Corte di Giustizia europea». Lo afferma Raffaele Cardamuro, responsabile del dipartimento Emergenza Abitativa del Coordinamento regionale campano di Forza Italia.
«L’iniziativa, per nulla ispirata né a criteri di ragionevolezza e giustizia, – rimarca l’esponente di Forza Italia – contrasta anche coi principi giuridici ribaditi recentemente della Corte Europea che in più di un’occasione ha ricordato che la demolizione di un immobile realizzata a distanza di così tanti anni dalla sentenza che ne sancisce l’abbattimento è una sanzione penale e che la sanzione penale andrebbe prescritta in cinque anni».
«E’ evidente – conclude Cardamuro – che mai come ora servano norme chiare sui criteri di procedibilità degli abbattimenti e soprattutto norme di salvaguardia sociale che garantiscano il diritto alla casa per tutti».
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