«Il governo sta scandalosamente tramando in ogni modo per annullare il voto degli italiani all’estero sul referendum. Già nelle scorse settimane avevamo denunciato l’ignobile gestione della Farnesina, presieduta da Di Maio, sulle schede elettorali per gli italiani che vivono oltreconfine: spedite con colpevole ritardo e affrancate per la restituzione con posta commerciale (la più lenta) per evitare che il voto arrivasse alle ambasciate nei tempi utili». Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Giovanbattista Fazzolari, responsabile nazionale del programma di FdI.
«E’ infatti – continua – utile ricordare che gli italiani all’estero votano per posta e se le schede votate non giungono alle ambasciate nei tempi stabiliti finiscono al macero, insieme alla volontà degli elettori. Ora, per rendere ancora più difficile il voto degli italiani all’estero, con un vergognoso blitz nel decreto semplificazione la cricca Pd-M5S ha ridotto i tempi di restituzione delle schede elettorali di ulteriori 48 ore».
«Cosa c’entra la riduzione dei tempi di restituzione delle schede votate dagli italiani all’estero col decreto semplificazione? Ovviamente nulla. Ci troviamo di fronte a una autentica porcata indegna di una democrazia avanzata. Il governo sta calpestando senza ritegno il diritto di voto degli italiani all’estero, probabilmente per paura di come possano esprimersi al referendum. Uno scandalo che offende chiunque creda nelle dinamiche democratiche».
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