De Luca un istrione che non ama le fiere e non fa la legge per sostenerle. Iannone e Schifone attaccano

di Redazione

Il Governo Conte non destina al comparto fiere la stessa attenzione destinata alle discoteche. All’indomani della chiusura delle discoteche il Governo si affretta ad annunciare risarcimenti per la chiusura. Le fiere sono ferme da marzo e nessuno spende una parola. A sottolinearlo è Lino Ferrara, componente e portavoce del direttivo di Asso Fiere, commentando il decreto del governo sulla chiusura delle discoteche e l’annuncio di interventi per 100 milioni di euro a sostegno della categoria.

«Purtroppo – sottolinea, Marta Schifone, responsabile nazionale del dipartimento professioni e candidata al consiglio regionale per Fratelli d’Italia – La competenza è regionale, e alcune Regioni, come l’Emilia Romagna si sono dotate di un’apposita legge per far confluire fondi a sostegno. Ma la Regione Campania non lo ha fatto. E questo nonostante sia anche socia della Mostra d’Oltremare di Napoli, principale quartiere fieristico del centro sud Italia. Ma forse lo (s)governatore campano, “in altre faccende, affacendato” non ha avuto il tempo per accorgersene e di occuparsi di programmare al meglio lo sviluppo e la crescita del settore e della stessa struttura fieristica flegrea. Il che produrrebbe introiti anche per le casse regionali».

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«Eppure – aggiunge Marta Schifone – si tratta di un comparto che riveste un enorme importanza per l’economia regionale. Rendersene conto non sarebbe difficile. Si tratta di un settore che produce solo in Campania un indotto di oltre 130 milioni di euro, occupa ben 3.500 lavoratori, e sono mediamente ben 4.000 gli espositori provenienti dall’Italia e da tutto il mondo, e 500.000 i visitatori partecipanti agli eventi espositivi. E questo, per non parlare, del notevole apporto che fiere ed eventi espositivi offrono allo sviluppo ed all’affermazione sui mercati anche internazionali del “made in Campania” e delle sue aziende, al momento tutte in crisi a causa del coronavirus e del lockdown».

«Per fortuna fra una settimana sarà costretto a passare la mano e il centrodestra provvederà immediatamente a riaccendere i motori, per aiutare la Campania a recuperare il tempo perso per i fallimenti seriali, messi insieme in questi cinque anni dallo (s)governo dello “sceriffo”».

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Dello stesso tenore, le dichiarazioni del commissario regionale e senatore del partito della Meloni, Antonio Iannone. «A dire il vero – rileva – non saprei alla luce del rispettivo operato a chi, fra il premier Conte ed il governatore De Luca, attribuire la palma del peggiore. Il primo ha scelto la strada dei dpcm, il secondo quella delle ordinanze per imporre la propria volontà ai cittadini, riducendoli praticamente al silenzio. Entrambi, però, meriterebbero il Leone d’oro al festival del cinema di Venezia per le bugie raccontate, gli annunci epocali, la confusione d’idee messa in mostra ed i zero risultati ottenuti».

«Per fortuna – conclude Iannone – fra sette giorni sapremo cosa pensano di loro, italiani e campani. E, inutile aggiungere, questa volta, l’uomo del colle, non potrà girarsi dall’altra parte e fingere di non accorgersi del rischio che questi signori, insieme ai loro amici, stanno facendo correre all’Italia nella sua interezza».

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