Valeria Ciarambino torna ad attaccare il governatore della Campania Vincenzo De Luca per la gestione dell’emergenza Coronavirus e della sanità campana che secondo il presidente sarebbe un’eccellenza dopo l’uscita dal commissariamento. «Piuttosto che scaricare sul Governo la sua totale incapacità nella gestione dell’emergenza sanitaria – afferma l’esponente dei 5S -, si preoccupasse piuttosto di difendere i nostri ospedali e tutelare gli operatori sanitari che vi lavorano. E’ paradossale che il Cardarelli, il principale hub della Campania, sia costretto a chiudere perché decine di pazienti sono risultati positivi ai test e che la stessa scena si ripeta, nelle stesse ore, al San Giovanni Bosco, al Cto e a Villa Betania».
«Ci chiediamo cosa accadrà – continua la Ciarambino – quando dovremo fare i conti con il picco influenzale. Ospedali come il Cardarelli devono essere protetti e i pazienti sospetti di infezione da Coronavirus non possono essere portati lì, ma nei Covid hospital della città. Il Cardarelli deve poter disporre di un laboratorio che processi i tamponi nel più breve tempo possibile. Ed è paradossale che, a 6 mesi dall’inizio della pandemia, nel più grande ospedale del Mezzogiorno siano necessari non meno di 4 giorni per processare i tamponi. In 4 giorni rischiamo che il contagio si sia già propagata a centinaia di persone».
Lungaggini denunciate spesso anche da Stefano Caldoro, ma non solo, nei giorni scorsi. Accuse, quelle della Ciarambino e di Caldoro che hanno lasciato il segno, evidentemente, se nei giorni scorsi lo stesso De Luca ha affermato che «l’obiettivo è di dare i risultati dei tamponi entro le 24 ore». Anche se il governatore ha più volte detto di non voler rispondere agli attacchi della ‘politica politicante’ ma che indirettamente coglie eccome.
«Chiedo con forza che si attivi un Pronto soccorso anche al Monaldi e al Policlinico, dove sono presenti tutte le specialità e che non possono continuare e essere esclusi dalla lotta a questa emergenza. Se chiudesse un presidio che serve una popolazione potenziale di 3 milioni di cittadini, andrebbe in tilt l’intero sistema dell’emergenza urgenza. E non possiamo permettercelo. Ne va della salute di tutti i cittadini della Campania» conclude la candidata del Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione Campania Valeria Ciarambino.
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