«Lasciamo fuori Dio dalla campagna elettorale! Non si governa con le battute specie quelle di cattivo gusto. Perché il mio successore – invece di tirare in ballo Dio – non si confronta mai con le Regioni del Sud governate dal centrodestra – penso a Sicilia e Calabria, Basilicata Molise, Sardegna – che hanno avuto meno vittime e contagiati di Coronavirus rispetto alla Campania e tira in ballo solo la Lombardia? In tarda età, l’ex comunista riscopre Dio, ma solo per usarlo a scopi elettorali». Lo afferma in una nota Stefano Caldoro, candidato del centrodestra alla Presidenza della Regione Campania, in riferimento all’intervento del governatore Vincenzo De Luca nel corso della convention dell’Alis in corso a Sorrento (Napoli).
«Ci ricordiamo – aveva detto De Luca, questo pomeriggio, intervistato da Bruno Vespa – alcune frasi come ‘Milano non si ferma’, ‘Bergamo non si ferma’. Un segretario di partito, che è anche un mio amico, è andato a fare un brindisi, ma siccome Dio c’è ha beccato il Covid». Chiaro il riferimento al governatore della Regione Lazio Nicola Zingaretti e segretario del Partito Democratico in cui è iscritto anche il presidente De Luca. Parole che non sono piaciute, evidentemente, al candidato governatore di Centrodestra in Campania, Stefano Caldoro.