Non si placa la tensione a Mondragone, dove nella notte un furgoncino è stato dato alle fiamme nei pressi dell’area dei palazzi ex Cirio. Verso le 2 i vigili del fuoco sono intervenuti per l’incendio, in viale Margherita, che apparterrebbe a un bulgaro. Dai primi accertamenti sembra che la causa sia dolosa e che sia stata usata una bottiglia incendiaria.
Eseguiti 730 tamponi a persone che abitano negli edifici che da lunedì è zona rossa a Mondragone a causa l’alto numero di contagi da coronavirus. Poi il personale dell’Asl di Caserta si è spostato in piazza Crocelle e piazza Falcone per praticare i test ai cittadini su base volontaria. Rintracciati i quattro bulgari positivi che erano riusciti a dileguarsi violando la zona rossa, anche se circolano voci non confermate di altri 7-8 bulgari positivi che sarebbero spariti. Gli inquilini bulgari sono rimasti nelle loro case, perlopiù affacciati ai balconi, così come quelli italiani; l’area è stata maggiormente sigillata con il posizionamento di jersey in cemento.
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Un momento di tensione c’è stato quando un italiano, padre di una ragazza residente nei palazzi ex Cirio, è entrato e uscito dalla zona rossa, ed è stato fermato dai militari, ma la situazione è rientrata.
Il sindaco di Mondragone: «Necessario sottoporsi al tampone»
Intanto il sindaco Virgilio Pacifico ha lanciato un appello alla cittadinanza invitandola a fare i tamponi, e a presentarsi alle due postazioni Asl realizzate in piazza Falcone e piazza Crocelle. «Cari concittadini di Mondragone – scrive il sindaco in una nota – ritengo opportuno e necessario che si sottoponiate, gratuitamente, all’esame del tampone per rilevare l’eventuale presenza del Coronavirus. Un esame di routine per gli istituti medici, che si esegue rapidamente ed è indolore».