Riceviamo e pubblichiamo, integralmente, l’appello di un gruppo di ragazzi facenti parte del direttivo nazionale del concorso idonei ai quiz 754 allievi agenti della Polizia Penitenziaria che richiedono lo scorrimento della graduatoria.
I candidati del concorso di Polizia Penitenziaria indetto lo scorso anno non si arrendono e alla luce degli ultimi avvenimenti verificatisi negli istituti penitenziari italiani, continuano a chiedere lo scorrimento della loro graduatoria degli idonei alla prova scritta al fine di reperire nuove risorse nelle carceri in tempi più rapidi.
Complice della grave situazione nei penitenziari, anche il diffondersi del Covid-19 che ha causato la sospensione delle procedure concorsuali e l’impossibilità di procedere con l’emanazione di un nuovo bando di concorso. Ad appoggiare le richieste degli idonei al concorso, anche le organizzazioni sindacali che ormai da tempo richiedono assunzioni straordinarie allo scopo di colmare le vacanze organiche per l’anno 2020 che andrebbero a gravare sulla carenza di organico già esistente da anni.
«Egregio signor ministro Bonafede. Siamo un gruppo di aspiranti allievi agenti del corpo di Polizia Penitenziaria. Siamo idonei alla prima fase del concorso nel 2019 (prova scritta) e da mesi chiediamo lo scorrimento della graduatoria per poter sostenere le visite mediche. Non stiamo chiedendo l’impossibile ma la nostra è una richiesta sensata in relazione ai fatti accaduti negli ultimi mesi, o per meglio dire anni, ma che hanno trovato il culmine in seguito alla pandemia».
«Seguiamo da vicino le vicende degli uomini della Penitenziaria e stiamo assistendo inermi alle migliaia di aggressioni, evasioni e per ultimo, ma non in ordine di importanza, alle umiliazioni a cui sono costretti questi uomini, sapendo che non hanno né mezzi né uomini per contrastare tutto questo. Le chiediamo di ascoltare tutte le voci, le chiediamo di battersi per il bene di tutti. Scorrimento idonei ai quiz 754 allievi agenti». E’ questa la missiva indirizzata al Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede con la speranza che possa finalmente prendere seri provvedimenti sulla drammatica situazione delle carceri.
Domenico Ferlita
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