Il Tar Campania ha accolto il ricorso presentato dal comitato ‘Chiaia Viva e Vivibile’ contro il Comune di Napoli ed ha sospeso gli effetti dell’ordinanza emessa lo scorso 4 giugno dal sindaco, Luigi de Magistris, che consentiva l’ampliamento delle occupazioni di suolo pubblico per la somministrazione di beni e servizi in virtù delle misure di distanziamento sociale previste per la fase 2 e 3 post emergenza Covid. Il Tar ha fissato la Camera di Consiglio al prossimo 7 luglio.
L’ordinanza sindacale, in deroga al vigente regolamento comunale relativo alle concessioni per l’occupazione temporanea di suolo pubblico, nasceva con l’esigenza di garantire il rilancio delle attività economiche post lockdown. Per il Tar «non si giustifica affatto l’immediata operatività della disciplina derogatoria e acceleratoria in un quadro che tutt’ora richiede il penetrante controllo pubblico anche delle attività economiche in ragione del persistente stato di emergenza sanitaria».
E’ il secondo stop per il primo cittadino Luigi De Magistris in pochi giorni. Il primo giugno il Tar aveva accolto il ricorso della Regione Campania per la sospensione dell’ordinanza del sindaco Luigi de Magistris che stabiliva orari di chiusura dei locali alle 2.30 durante la settimana e alle 3.30 nel weekend in contrasto con l’ordinanza del presidente Vincenzo De Luca.
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