Alle 19 di stasera avrebbero dovuto incontrare il leader della Lega Matteo Salvini, ma hanno cambiato idea e disdetto l’incontro. «Questa mattina abbiamo comunicato alla Lega che non eravamo più disponibili a incontrare Salvini. Troppa strumentalizzazione, San Gregorio Armeno non lo merita». A chiarirlo è stato il presidente dell’associazione Corpo di Napoli e principale animatore della protesta sollevata nei giorni scorsi dagli artigiani dei presepi partenopei.
Gabriele Casillo, che ha raccontato all’agenzia Dire di essere stato contattato dallo staff della Lega per organizzare un incontro tra i presepiai e Matteo Salvini in occasione della visita del leader leghista in Campania, evento poi annullato per scelta degli stessi presepiai. «Ci scusiamo per aver declinato l’invito. Ma ci sono state pressioni mediatiche esagerate e una politicizzazione dell’incontro che non ci aspettavamo. Avremmo parlato con tutti, con Zingaretti, Bonino, Meloni o Berlusconi. Non ci interessa la politica, vogliamo solo salvare San Gregorio, eppure ci hanno imputato di essere leghisti».
«Abbiamo quindi deciso che non incontreremo più nessun partito, ci confronteremo solo e soltanto con le istituzioni. Anche se il governatore De Luca, settimane dopo la nostra protesta, non ha ancora voluto incontrarci. È assurdo: San Gregorio Armeno è patrimonio immateriale dell’Unesco. Cercano finanziamenti per i centri storici di Venezia e di Firenze. E Napoli? Ancora non è stata menzionata, pur avendo il centro storico notoriamente più bello e grande d’Europa».