Domani mattina i consiglieri comunali di Napoli di Centrodestra consegneranno le proprie dimissioni nelle mani del notaio Giampiero De Cesare. Un atto di protesta forte, al Maschio Angioino, per «chiudere subito la disastrosa esperienza dell’amministrazione de Magistris». L’intento è quello di invogliare altri consiglieri a imitarli e a far cadere l’amministrazione. A comunicarlo i rappresentanti in assise di Fratelli d’Italia e Forza Italia.
L’iniziativa non è un puro atto dimostrativo sottolinea il consigliere Marco Nonno. «Noi abbiamo sempre rifiutato le deleghe nella città metropolitana. Abbiamo sempre fatto un’opposizione dura, costruttiva perché affianco ai voti di sfiducia abbiamo sempre alternato proposte valide per la città». «Lo dimostra – sottolinea Nonno – la storia mia personale che tutte le volte che ho attaccato i sindaci di sinistra degli ultimi 20 anni ho sempre accompagnato la protesta a proposte e fatti concreti».
«Se si dovesse arrivare a raggiungere i numeri per la sfiducia saremmo i primi a firmare. Non abbiamo nessun tipo di remore. Non abbiamo paura degli elettori». «Sono sicuro invece che la sinistra napoletana, iniziando dal Pd, che dice di essere contro de Magistris, verrà meno nel votare la sfiducia come verranno meno quelli di Italia Viva e tutti i transfughi che sono stati eletti con il sindaco ma che in corso d’opera l’hanno abbandonato ma non avranno il coraggio di firmare la sfiducia e di votarla» conclude l’esponente di Fratelli d’Italia.
«Scaduto il tempo delle proposte ignorate e del dibattito inascoltato – sottolineano Stanislao Lanzotti e Salvatore Guangi –, mercoledì saremo in aula insieme con i consiglieri Santoro, Moretto e Nonno e gli altri colleghi dei gruppi consiliari di centrodestra pronti a firmare le dimissioni dal Consiglio comunale auspicando di poter raggiungere, insieme all’adesione di altre forze politiche, le 21 firme necessarie a chiudere una buona volta la disastrosa e fallimentare esperienza de Magistris».
«L’avevamo promesso e faremo di tutto per restituire al più presto possibile ai cittadini di Napoli il diritto a scegliersi un sindaco che rappresenti e interpreti realmente le loro istanze, in una parola che li rappresenti realmente», concludono Lanzotti e Guangi.
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