Il sostituto procuratore di Napoli Catello Maresca smetisce, ancora una volta, le voci di una sua candidatura a presidente del Consiglio Regionale della Campania.
«Non è vero, non è più accettabile continuare a leggere titoli di giornali ‘il dottor Maresca scende in campo’, ‘il pm entra in politica’ e altre cose che, quando non sono completamente false, si dotano di una patina di verosimiglianza, ma sempre non vere sono. Non sono in nessun partito politico, non sono candidato a niente, faccio il mio mestiere di magistrato con onore e decoro servendo lo Stato e i cittadini italiani ed ho giurato sulla Costituzione che mai defletterò da questi impegni» con queste parole, affidate a una nota, smentisce le voci circolate in questi giorni.
«Ciò detto – aggiunge – chiedo rispetto per me e anche per tutte quelle persone, che sono migliaia, che in questi mesi, in questi anni, hanno voluto manifestarmi il loro affetto per il mio impegno di magistrato e per quello di uomo impegnato nel volontariato, sul campo, nella vera politica antimafia. A chi in questi mesi ha seguito le mie battaglie e ha inteso supportarmi singolarmente o fondando associazioni, gruppi su social network dico mille volte grazie».
«Senza – sottolinea Catello Maresca – il loro appoggio, senza la stima di migliaia di persone la battaglia sarebbe stata più difficile, forse impossibile. A tutti questi amici che mi hanno contattato, mi hanno spesso invitato a incontri on line, dico di non disperdere questa esperienza e di continuare a insistere a proporre nella realtà la loro voglia di partecipazione alla vita pubblica in ogni forma».
«Tra i tanti – continua – ho un difetto più grande che mi rende incompatibile con certa politica: dico e faccio quello che penso e in cui credo, e per il mio modo di essere non sono disponibile a barattarlo con nessun ruolo, né tanto meno sono alla ricerca di qualche poltrona». «Sono preoccupato del profondo disgusto dei cittadini per la politica, intesa come ‘una cosa sporca’ e sostanzialmente inutile, tanto ‘sono tutti uguali’. Dobbiamo abituarci ad un’altra narrazione. Non bisogna alimentare questo sentimento di rigetto rafforzato da vicende poco edificanti di chi ci governa. Quella è patologia che viene sanzionata dalla magistratura, ma la politica è importante, è nobile, non è tutta sporca».
Maresca auspica infine che «si smetta, una buona volta per tutte, di creare artificiali ed artificiosi collegamenti tra la mia vita professionale e il mio impegno nella comunità dove vivo. Da magistrato conduco una battaglia a viso aperto contro le organizzazioni mafiose, nella mia vita di relazione faccio volontariato per aiutare le persone più sfortunate. Questo non deve autorizzare nessuno a inquadrarmi pubblicamente in fazioni o partiti o competizioni elettorali» conclude Catello Maresca.
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