È saltato in nottata quando sembrava tutto definito con il ritiro dei 190 licenziamenti, il tavolo sulla Jabil Marcianise tenuto in videoconferenza con il Ministro del Lavoro Catalfo e il sottosegretario Mise Todde, l’assessore regionale Sonia Palmeri, l’azienda e i sindacati. Iniziata alle 16 di ieri, dopo il nulla di fatto di domenica, la riunione si è protratta fin oltre la mezzanotte, con una sospensione nel tardo pomeriggio per permettere ai rappresentanti Jabil di consultarsi sulla fattibilità di alcune soluzioni, come la richiesta di altre cinque settimane di cassa integrazione e il contestuale ritiro dei licenziamenti. Il tavolo potrebbe riprendere questa mattina per un ultimo tentativo di scongiurare i licenziamenti.
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La doccia fredda è arrivata poco prima di mezzanotte. «Alle 23 – spiega Antonio Accurso, Segretario Generale Uilm Campania – si era quasi siglato l’accordo per ritirare i licenziamenti, ma l’azienda alle 23.50, con un colpo a sorpresa, ha dichiarato di non voler proseguire su questa strada».
«Dopo tante ore di trattativa – afferma l’assessore regionale Sonia Palmeri – dopo aver trovato una quadra su ogni singolo pezzo, dopo aver smussato ogni tipo di angolo, dopo aver aggiustato anche le virgole, dopo aver trovato un percorso comune come quello di concedersi un po’ più di tempo per accompagnare i lavoratori all’uscita attraverso anche vari processi di reimpiego o anche singolarmente attraverso l’uscita dall’azienda, all’improvviso l’azienda fa saltare il tavolo».
Jabil Marcianise, Palmeri: «Dopo tre giorni di trattative arriva una fatidica mail dall’America»
«All’improvviso – continua – si decide di abbandonare il tavolo parlando di un’ipotetica mail che è arrivata mentre siamo lì tutti al tavolo seduti da tre giorni a cercare di portare a casa risultato per 190 famiglie, arriva la fatidica mail dall’America» con cui ci si informa che l’azienda non è «interessata a chiudere l’accordo». «Al di là del del rispetto, al di là del atteggiamento assolutamente diciamo poco consono».
Si tratta di un atteggiamento «irrispettoso, vergognoso nei confronti delle 190 persone, dei dipendenti tutti che hanno prestato la loro attività per tanti anni all’interno dell’azienda Jabil Marcianise. Non si meritano nemmeno 5 settimane di flessibilità, una finestra temporale, per cercare di trovare una seconda possibilità» sottolinea Palmeri. Questa mattina ci sarà un nuovo tentativo ma l’assessore preannuncia battaglia. «Il consiglio d’amministrazione quantomeno deve essere messo a conoscenza di tutto ciò a cui si andrà incontro. Partendo dal presupposto che l’azienda ha messo in campo 190 licenziamenti radicalmente nulli e su questo non si passa» conclude.
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