Rauti (FdI): «Aderisco a ‘Marcia per la vita’. Governo ha dimenticato le famiglie»

di Redazione

«Il Covid19 non ha fermato la volontà di esserci e di testimoniare, ancora una volta, l’importanza della vita umana nascente e la centralità della famiglia; gli organizzatori di questa decima edizione della ‘Marcia per la vita‘, che non può svolgersi nella sua forma tradizionale e di piazza, hanno promosso per oggi dalle 14.30 alle 15.30 l’iniziativa virtuale e l’incontro online  #ConnessiPerLaVita, dando già appuntamento per la prossima edizione, il 22 maggio 2021». Lo dichiara la senatrice Isabella Rauti, responsabile nazionale del Dipartimento Pari Opportunità, Famiglia e Valori non negoziabili. 

«Anche quest’anno – continua – Fratelli d’Italia non ha voluto far mancare la sua adesione ed il suo sostegno alla “marcia digitale»; in condizioni di normalità, infatti, saremmo tornati a partecipare come ogni anno, con una delegazione portando in corteo il nostro striscione senza simboli di partito ma orgoglioso della difesa di ‘Dio, patria, famiglia’ che rappresentano i valori fondamentali da riaffermare quotidianamente contro la perenne minaccia del relativismo».

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«Ringraziamo i promotori e gli organizzatori della ‘Marcia per la vita’ che anche quest’anno hanno saputo e voluto, nelle sole modalità a disposizioni, riunire intorno ad un evento ricorrente, il mondo delle associazioni ‘pro vita’, le famiglie, i fedeli cattolici e tutte le persone sensibili al rispetto ed alla tutela del valore della vita. E non possiamo fare a meno di notare che lungo tutto questo periodo drammatico di lockdown il governo abbia abbandonato le famiglie, sole ad affrontare questa emergenza. Il dl Rilancio poteva essere l’occasione per rimediare e invece si è andati avanti lungo questa strada» sottolinea Rauti.

«Perciò la Marcia di quest’anno sia anche un modo per ricordare il ruolo delle famiglie nel contrastare questa tragedia. Senza di loro che hanno garantito un sistema di welfare, di didattica a distanza dei propri figli, di smartworking non ce l’avremmo fatta. Non faremo, quindi, mai mancare il nostro sostegno ideale ed il nostro operato politico e parlamentare alle battaglie in difesa dei diritti umani e del diritto alla vita che è il primo diritto umano fondamentale; alle nostre coscienze ma anche alla politica spetta il costante compito di vigilare ed agire per evitare ogni deriva ideologica di “cultura dello scarto” e di scelta eutanasica».

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