Il Senato ha respinto le due mozioni di sfiducia al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. La prima, presentata dalle opposizioni, ha ottenuto 131 voti favorevoli e 160 contrari. Un solo astenuto sui 292 senatori che hanno votato. La seconda mozione, presentata da Emma Bonino, ha ottenuto 124 voti favorevoli e 158 contrari. Le astensioni sono state 19.
«Dopo giornate convulse contraddistinte da messaggi criptici, allusivi, degni proprio degli scarcerati, di Renzi alla maggioranza di governo, si chiude vergognosamente l’affaire Bonafede con la prezzolata fiducia di Renzi». Afferma Andrea Delmastro, responsabile Giustizia di Fratelli d’Italia. «Ancora una volta – aggiunge – Renzi, in versione Machiavelli all’amatriciana, campione di trame di palazzo, ha alzato il suo prezzo per poi farsi comprare e votare la fiducia a Bonafede.
Siamo ormai abituati, quasi assuefatti, ai teatrini di Renzi che allarga le ferite di una maggioranza balcanizzata. Questa volta però siamo oltre la decenza: la lotta alla mafia è un valore assoluto ed è squallido il suo utilizzo per scontri di potere interni alla maggioranza. Bonafede è ancora in sella, nonostante la più catastrofica resa alla criminalità organizzata degli ultimi 40 anni, grazie a intrighi e mercimoni di palazzo di Renzi. Indegna fine per chi voleva combattere il Pd, il renzismo, le manovre di palazzo».
Più duro l’ex ministro degli Interni Matteo Salvini. «Mercato di poltrone fra Pd, Renzi e 5 Stelle. Ringraziano i 500 mafiosi e delinquenti usciti dal carcere e i 500.000 clandestini che aspettano la sanatoria, non ringraziano gli Italiani. Insieme a voi li fermeremo ecostruiremo un’Italia migliore, promesso» commenta il leader della Lega.
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