«I commercialisti sono le nostre sentinelle per monitorare la situazione economica della comunità. Il piano socio economico è stato improntato ai criteri di emergenza e presuppone immediatezza delle azioni e professionalità nel portarle avanti. Con questa iniziativa arriviamo quasi a tutte le famiglie e se abbiamo dimenticato qualche rivolo potremo rimediare in corso d’opera. La collaborazione con gli Odcec della Campania è fondamentale proprio per analizzare le condizioni della ripartenza, l’evoluzione del mercato e delle filiere». Lo ha detto Ettore Cinque, assessore al Bilancio nella Giunta Regionale della Campania, presieduta da Vincenzo De Luca, in occasione del webinar ‘Chiarimenti sul Piano per l’emergenza socio-economica della Regione Campania’ che ha registrato il confronto tra i presidenti dei commercialisti della regione con l’assessore Cinque e il direttore generale della Fondazione Ifel Campania, Pasquale Granata.
I numeri rendono perfettamente l’idea di quanto sta avvenendo in Campania. «Per ciò che riguarda il ‘bonus microimpresa’ – ha sottolineato Granata – sono state presentate complessivamente 79524 domande. Di queste, circa 68mila pratiche sono state avviate attraverso 8410 intermediari registrati. Circa 8 pratiche per ciascun intermediario, l’86% del totale. Ciò vuol dire che la scelta di coinvolgere i commercialisti è stata vincente perché ha dato possibilità a tante imprese di accedere alla piattaforma usufruendo anche di una forma di controllo. Questa partecipazione dei professionisti alla vita della pubblica amministrazione sarà determinante per la necessaria opera di sburocratizzazione che la Regione intende realizzare».
Secondo Vincenzo Moretta, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli «le misure messe in campo purtroppo non sono sufficienti ma costituiscono un punto di partenza importante. Noi siamo pronti a fare la nostra parte per rendere la ‘Fase 2’ quanto più efficiente possibile. La circostanza che quasi il novanta per cento delle domande per i fondi destinati alle microimprese siano state presentate attraverso mediatori è la prova che abbiamo visto giusto».
Poi, con orgoglio, il numero uno dei commercialisti partenopei sottolinea che «il punto d’ascolto promosso dall’Ordine, a sostegno delle fasce più deboli, per aiutarli a districarsi nelle maglie dei provvedimenti di sostegno messi in campo dal Governo nazionale e dalla Regione Campania, è stato adottato anche da altri odcec italiani. Ringrazio i presidenti che hanno deciso di avviare analoghe iniziative lanciando una scaluppa di salvataggio a chi è in difficoltà. Ancora una volta siamo stati antesignani di una ‘best practice’ finalizzata ad aiutare aziende, professionisti e le famiglie italiane».
Per Domenico Ranieri, presidente dell’Ordine di Nola, «La sinergia ha funzionato. La risposta avuta dai colleghi in termini di accesso alla piattaforma e di avviamento delle pratiche è stata positiva. Istituzioni, politica e professionisti devono essere coesi e operare scelte complesse per superare le eccezionali difficoltà che l’emergenza coronavirus sta causando alla popolazione».
Francesco Tedesco, presidente dell’Ordine di Avellino, ha ribadito che «i commercialisti stanno giocando la loro partita dimostrando serietà e applicazione a sostegno delle aziende e dei lavoratori che hanno avuto accesso alle agevolazioni».
Viva preoccupazione ha espresso Fabrizio Russo, presidente dell’Ordine di Benevento, per il quale «la Campania sta perdendo 8 miliardi di euro al mese e in caso di prolungamento del ‘lockdown’ la quota è destinata a salire. Occorrono consapevolezza, velocità nell’erogazione dei finanziamenti e coraggio del legislatore nell’individuare le misure giuste».
Perplessità condivise da Luigi Fabozzi, numero uno dell’Ordine di Caserta: «Non possiamo sapere quanto e fin dove si spingeranno gli effetti dell’emergenza. Questi primi aiuti sono un tentativo di offrire alle imprese ai professionisti e alla collettività un po’ di respiro per affrontare questo periodo ma serve ancora tanto. L’auspicio è che la Regione Campania continui a tenere presente i nostri suggerimenti».
Giuseppe Criscitelli, presidente dell’Ordine di Torre Annunziata, fa riferimento, infine, allo spot realizzato dall’Ordine nazionale sul ruolo dei commercialisti: «Mai come in questo momento è attuale. Il governo deve ascoltare la nostra voce perché nessuno meglio di noi conosce imprenditori, artigiani, commercianti. Dal piccolo fino alle aziende più strutturate. Possiamo essere determinanti per la ripresa dell’Italia».