Nelle ultime 24 ore, nel nostro Paese, si sono registrate altre 437 vittime del Coronavirus. Il totale delle persone decedute è di 25.085. Ma la Protezione civile informa anche di un nuovo record. I guariti segnano incremento di 2.943 persone rispetto a ieri, cifra mai raggiunta dall’inizio dell’emergenza. Il totale sale così a sale invece a 54.543. Il totale delle persone che hanno contratto il virus è 187.327, con un incremento rispetto a ieri di 3.370 nuovi casi.
Cala ancora il numero totale di attualmente positivi è di 107.699, il decremento è di 10 assistiti rispetto a ieri. Tra gli attualmente positivi 2.384 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 87 pazienti rispetto a ieri. 23.805 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 329 pazienti rispetto a ieri. 81.510 persone, pari al 76% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi.
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Coronavirus, i casi positivi regione per regione
Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 34.242 in Lombardia, 13.084 in Emilia-Romagna, 15.122 in Piemonte, 9.991 in Veneto, 6.167 in Toscana, 3.476 in Liguria, 3.230 nelle Marche, 4.463 nel Lazio, 2.998 in Campania, 1.874 nella Provincia autonoma di Trento, 2.874 in Puglia, 1.308 in Friuli Venezia Giulia, 2.287 in Sicilia, 2.108 in Abruzzo, 1.512 nella Provincia autonoma di Bolzano, 371 in Umbria, 833 in Sardegna, 821 in Calabria, 501 in Valle d’Aosta, 232 in Basilicata e 205 in Molise.
Coronavirus: altri 2 medici morti, totale a 144
Altri due medici si aggiungo alla lista dei decessi per Covid-19: sono Alberto Santoro (medici di famiglia) e Pasqualino Andreacchio (chirurgo specializzato in urologia, in pensione). Lo rende noto la Federazione nazionale degli ordini di medici (Fnomceo). Il totale dei decessi sale così a 144.
Spallanzani: il virus isolato nelle lacrime di una paziente
Il virus SarsCov2 è attivo anche nelle secrezioni oculari, ovvero nelle lacrime, dei pazienti positivi. Lo dimostra uno studio pubblicato su Annals of Internal Medicine dai ricercatori dell’Istituto Spallanzani di Roma. Partendo da un tampone oculare, hanno isolato il virus dimostrando che esso è in grado di replicarsi anche nelle congiuntive. La ricerca, affermano, dimostra che gli occhi non sono solo una delle porte di ingresso del virus nell’organismo, ma anche una «potenziale fonte di contagio».
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