LA RIFLESSIONE | «Ducettano», tutti e nessuno governa. Banca d’Italia e Fmi: previsioni nere

di Mimmo Della Corte
il Roma
L’articolo pubblicato sul ‘Roma’ il 19 aprile 2020

Parlamento esautorato, premier che si appropria dei pieni poteri, BankItalia conferma le previsioni nere dell’Fmi e quasi 4milioni di italiani hanno già perso il lavoro. Più che un «teatrino», quello dai politicanti italioti, in questi tempi di ‘coronamesvirus’, è un ‘cabaret’. Che, però, fa piangere. Fingono di essere preoccupati per la salute e le tasche degli italiani.

In realtà, lo sono soltanto in prospettiva elettorale. Sono, infatti, i governatori di Campania (De Luca), Puglia (Emiliano), Veneto (Zaia) Liguria (Toti) i maggiori contestatori di Conte. Attesi alle urne entro fine anno, hanno aperto la stagione della caccia grossa al voto. Dall’altra parte, un premier – mai votato – uscito dal cappello a cilindro, di Salvini e Di Maio, all’epoca del matrimonio in salsa ‘gialloverde’ e che, a divorzio consumato, ha fatto il diavolo a quattro per essere lui ad amministrare anche quello in pastetta giallorossa.

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Poi, «gasato» da questa sua capacità trasformistica, si è impadronito di quei «pieni poteri» che, i suoi soci contestano a Orbàn – che li ha ottenuti dal parlamento – mentre li hanno lasciati a lui senza neanche fiatare. Intanto, per avere un capro espiatorio su cui scaricare le colpe di un ormai quasi scontato fallimento e perché consapevoli che non è il momento di aprire una crisi di governo che – per mancanza di alternativa – potrebbe sfociare nel voto anticipato. Cosa che li preoccupa e non poco.

E lui ne sta approfittando con: dpcm a gogò e contraddittori; conferenze stampe nelle ore più impensate e miliardi sparati, a piene chiacchiere, nei cieli d’Italia. Da cui, però, nessuno resta ‘colpito’. Ancora la moltiplicazione di pletorici comitati scientifici e task force che sono riusciti solo a chiuderci in casa e bloccare imprese, fabbriche, esercizi commerciali, attività economiche e produttive.

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Risultato: decreti che sfornano ‘abusi’ a getto continuo (non a caso, l’ex giudice costituzionale, Sabino Cassese – a lungo suo sostenitore – ora lo accusa di governare con atti illegittimi) regolarmente seguiti da 20 ordinanze dei governatori regionali, in totale contraddizione con lui (a dimostrazione della scarsa autorevolezza e considerazione in cui è tenuto), e fra loro. Ne contrastano i diktat, ma sostituendoli con i propri. «Ognuno fa da se», ma nessuno «fa per tre». Anzi! La gente e le forze dell’ordine, che dovrebbero farli rispettare, vanno in tilt.

E per la cosiddetta fase 2, (stando ai programmi dovrebbe partire il 4 maggio ma non è ancora certo, se, come e dove) propongono che gli anziani – quando gli altri potranno uscire – restino a casa o girino su percorsi differenziati e al mare stiano lontani dai nipotini. Per la salute dei nonni, ovviamente! E non finisce qui. Burioni e altri medici, ipotizzano, l’istituzione di una «struttura di monitoraggio a risposta flessibile». Cioè? Mettere sotto controllo i media. Evvai! La «task force anti fake news» l’hanno costituita, al «monitoraggio a risposta flessibile» ci stanno pensando. A quando, il minculpop? Calma, arriverà anche questo!

Tutto ciò per la salute dei cittadini e il bene del Paese, dicono. Purtroppo, non è così facendo che l’Italia e gli italiani, possono uscire dal tunnel della doppia emergenza: sanitaria ed economica. Anzi! Forse, loro possono strappare, qualche consenso in più, ma neanche tanti. Perché – se il Paese va a rotoli. La riapertura un miraggio, la ripresa non riparte, e il Fmi, ci assegna la maglia nera dello sviluppo globale, attribuendoci un Pil del -9,1% nel 2020 e 4,5 nel 2021, BankItalia conferma.

E se l’Ue – grazie all’ignavia dei «sinistrati dall’euroeuforia», la complicità dei grillini (se il ministro Gualtieri riesce a convincerli ad accontentarsi di qualche presidenza) e magari anche di un’opposizione (ma esiste, davvero?) che si differenzia nel momento meno opportuno – riuscirà ad impiccarci al Mes, dipende anche dal fatto che, ormai, tutti «ducettano», ma nessuno governa. E Conte rischia di ritrovarsi definitivamente solo con le sue bugie e detronizzato. Infine, il governatore De Luca, fa sapere che di riaperture in Campania non se ne parla. Anzi, se il Nord riparte, «chiuderà i confini». E, ai titolari di bar, pizzerie, ristoranti, librerie, ecc., ha consigliato di non riaprire. Li risarcirà con 2mila euro. Un vero scialo!

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