Adescava clienti davanti all’ospedale Carlo Poma di Mantova e, quando è stata fermata martedì sera, da una Volante della Questura, ha compilato l’autocertificazione anti-Covid19 ammettendo candidamente di essere una prostituta intenta a procurarsi clienti e che si stava recando in ospedale in cerca di un posto caldo dove attendere le eventuali chiamate.
Nei guai è finita una donna di 61 anni, italiana, residente in provincia di Verona, con precedenti per reati inerenti alla prostituzione. La donna è stata notata dagli agenti iaggirarsi intorno all’ospedale. Fermata, non aveva documenti e quando le è stata chiesta l’autocertificazione si è subito detta disponibile a compilarla sotto gli occhi degli agenti, aggiungendo di essere in trasferta da Verona.
Al termine delle procedure di identificazione, la 61enne è stata multata per violazione del Regolamento Comunale di Polizia Urbana che vieta comportamenti correlati alla prostituzione. Condotta in questura a Mantova è stata multata di 400 euro per la mancata osservanza delle vigenti normative governative relative al contrasto della diffusione del COVID-19.
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