La denuncia della Cisl Fp: «Non c’è solo il Coronavirus. Quanti soldi sprecati con i test rapidi inaffidabili?»

di Redazione

«Il blocco di interi reparti con depauperamento delle strutture e la mancata attività ordinaria negli ospedali campani rischiano di fare più vittime del Coronavirus». E’ la denuncia di Lorenzo Medici e Luigi D’Emilio, rispettivamente segretario Campania e segretario Napoli e area metropolitana Cisl Fp.

«C’è un’emergenza nazionale e questo è un dato di fatto ma ormai sembra che tutti i medici, gli infermieri e gli operatori socio sanitari dipendano dai presidi destinati al Coronavirus – proseguono i due sindacalisti – e che i decessi, seppur drammatici, da Covid19 meritino maggiore considerazione e rispetto delle morti causate da chi non riesce ad ottenere una diagnosi precoce e tempestiva per tumori o altre gravi patologie».

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Coronavirus, la Cisl: «Quanti milioni spesi per l’acquisto di test non affidabili?»

«Assistiamo – spiegano Lorenzo Medici e Luigi D’Emilio – ad una attenzione priva di coordinamento sulle regioni che rischia di provocare un serio spreco di denaro pubblico. È  il caso dei test rapidi tanto pubblicizzati ma allo stesso tempo poco attendibili, come ha affermato in una circolare anche il Ministero della Salute. Basti pensare al caso eclatante dell’Asl Napoli 2 dove un test rapido, risultato negativo, ha poi consentito che si sviluppasse un focolaio. Quanti milioni di euro per l’acquisto di test non affidabili sono stati sprecati? Non era più opportuno attendere l’acquisto di tamponi e test validi?».

I rappresentanti della Cisl Fp puntano il dito contro la disattenzione mostrata nei confronti di settori fondamentali della medicina di prevenzione e assistenza. «Si stanno trascurando tutte le attività salvavita, come quelle in ambito oncologico e cardiologico. Così come il virus, queste patologie non si sono fermate. E le vite vanno salvate. Tutte».

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