«I farmaci di fascia A, a carico del Servizio sanitario nazionale, hanno prezzi stabiliti dallo Stato. Se le mascherine, in questo momento, vengono indicate come indispensabili per la tutela della salute, sarebbe il caso di seguire la stessa strada, altrimenti prevale la logica del libero mercato». A parlare è Vincenzo Santagada, presidente dell’Ordine dei farmacisti di Napoli e provincia, in merito ai rincari sul costo delle mascherine.
«Non è facile reperire le mascherine, che già prima dell’emergenza non si trovavano facilmente – dice – Sulle modalità di acquisto e i prezzi ogni farmacia si muove attraverso canali diversi per rifornirsi». Da qui la richiesta agli appartenenti all’Ordine di esporre, oltre al prezzo delle mascherine stesse, così come previsto per legge, «anche la fattura per mostrare quanto loro hanno pagato a monte. Poi è il cittadino che può scegliere se acquistarle o meno. Se vengono considerate un bene indispensabile per la salute credo che il rincaro debba essere marginale. Per me andrebbero distribuite anche gratis, ma ci sono aziende produttrici da salvaguardare».
La difficoltà nel reperire le mascherine potrebbe «assottigliarsi» con la riconversione di molte fabbriche che «anche in seguito a un decreto dello Stato, possono produrre mascherine con l’autorizzazione. Quando il ciclo della produzione andrà a sistema, magari i prezzi saranno calmierati». Sono intanto in distribuzione da oggi, nelle 308 farmacie della città di Napoli, fa saper Santagada, le 2mila mascherine di tipo FFp2, donate dal Comune e destinate agli operatori sanitari. Da domani saranno distribuite nelle farmacie di Napoli e provincia le visiere protettive, acquistate dall’Ordine stesso.
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