La Regione Campania ha vietato l’apertura di pasticcerie e invitato i cittadini campani a non acquistare dolci e pastiere, nemmeno online. Il governatore De Luca, nella sua ultima diretta ha, addirittura, invitato le persone a produrli da sè. Questa scelta ha scatenato numerose polemiche. Molti si domandano perché sia permesso alle panetterie di rimanere aperti e vendere prodotti dolciari mentre è vietato alle pasticcerie di aprire e lavorare. Una scelta che per molti rappresenta un controsenso e i pasticcieri sono sul piede di guerra. «Il diritto alla pastiera può essere salvato in tutta sicurezza. Se la Regione permette la vendita in confezioni sigillate presso i negozi alimentari già regolarmente aperti, basta autorizzare solo la produzione ai laboratori di pasticceria» ha affermato Luciano Schifone.
«Vero – continua – che si tratta di una festa religiosa che va vissuta sul piano spirituale, nell’osservanza del messaggio cristiano che porta alla esaltazione della Resurrezione, ma appunto questo momento ha bisogno, specialmente in un contesto così triste, di simboli di gioia che la tradizione unisce alla felicita della comunione delle famiglie e delle generazioni. E per i napoletani questo dolce si identifica con la festa della Pasqua».
«È vero che l’emergenza autorizza la sospensione di molti diritti della persona ma, laddove è possibile salvarli senza pericolo, è dovere delle autorità rispettarli» conclude l’esponente di Fratelli d’Italia.
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