Il governo valuta la possibilità di aumentare la platea di percettori di sostegni economici per l’emergenza Coronavirus. «C’è una parte di cittadini – ha affermato la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Nunzia Catalfo, a Class Cnbc – che in questo momento non ha alcun sostegno, dovrebbero essere circa 3 milioni. Ne stiamo valutando, quindi, la platea e l’impatto. Quindi per tutte queste persone che non hanno altri sostegni al reddito sarà previsto il reddito di emergenza, che le aiuterà in questo periodo anche di crisi economica». Il costo della misura, che andrà nel prossimo decreto di aprile, «si aggira intorno ai 3 miliardi» di euro.
Decreto Aprile, 15 miliardi per gli ammortizzatori sociali
Nel decreto di aprile il pacchetto per gli ammortizzatori sociali sarà «intorno ai 15 miliardi» ha spiegato la Catalfo. «Il pacchetto di misure per il lavoro peserà svariati miliardi. La cifra, rispetto al decreto precedente, potrebbe essere raddoppiata, se non anche di più, perché si è ampliata la chiusura delle attività. Per cui è chiaro che per tutelare tutti i lavoratori e tutte le imprese stiamo facendo questa previsione di ampliamento e rafforzamento importante degli ammortizzatori sociali», ha sottolineato.
«Con questa emergenza abbiamo avuto l’opportunità, tra virgolette, di testare lo smart working, nelle aziende private così come nella Pubblica amministrazione. Abbiamo numeri importanti: più di un milione nel privato e più dell’80% nel settore pubblico».
Il ministro interviene anche sulla nuova Cassa integrazione varata dall’Europa. «Il piano Sure sicuramente è un aiuto, un primo passo che l’Europa sta mettendo in campo per il sostegno al reddito dei lavoratori. Sicuramente è una misura necessaria e importante».
«Visto che ci troviamo in una situazione di emergenza straordinaria quasi fossimo nel dopoguerra, quello che bisogna fare è mettere insieme un pacchetto di strumenti che aiutino tutti i Paesi europei ad affrontare questa emergenza che non solo è sanitaria ma che ha anche un forte impatto sull’economia e sul mercato del lavoro» ha detto. «Questo aiuto», ha rimarcato la ministra, «si potrebbe usare anche per integrare il sostegno che noi già abbiamo previsto nel decreto Cura Italia e che rafforzeremo nel prossimo decreto di aprile, anche per favorire l’occupazione».
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