Sono 15.729 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il Coronavirus, 1.109 in più di ieri. Il dato è stato reso noto, in conferenza stampa, dal capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli. Ieri l’aumento dei guariti era stato di 1.590. Sono 12.428 i morti, con un aumento di 837. I malati sono 77.635, con un incremento rispetto a ieri di 2.107. Lunedì l’incremento era stato di 1.648. Il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – è di 105.792.
Coronavirus, Bernabei: «Diminuiti i pazienti ricoverati»
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«Bisogna sottolineare – spiega Roberto Bernabei del componente del comitato tecnico scientifico – la diminuzione dei pazienti ricoverati che sono passati 1276 del 26 di marzo a 409 ieri, a 397 oggi e lo stesso i pazienti ricoverati in terapia intensiva che sono passati dai 120 del 26 marzo ai 42 di oggi». «Le età media dei deceduti – continua – è di 79 anni e colpisce sempre il fatto che le vittime sono sempre il 70% uomini e il 30% donne». «Un altro dato che colpisce è che il coronavirus colpisce organismi che hanno delle fragilità. Il 52% delle vittime ha 3 patologie associate, il 25% ha 2 patologie associate, il 21% ha una patologia associata e una percentuale molto bassa non ha una patologia associata. Ci sono 23 deceduti sotto i 40 anni, 15 di questi hanno patologie associate».
La situazione in Lombardia, 381 decessi
I casi di positività al coronavirus sono 43.208, aumentati di 1.047 unità rispetto a ieri. Lo ha detto l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, nel corso di una diretta Facebook. Registrati 7.199 decessi di persone risultate positive al coronavirus, con un aumento di 381 unità rispetto a ieri.
«I dati di oggi sono una conferma di una speranza, ma – sottolinea Gallera – non dobbiamo abbassare la guardia. La nostra battaglia sta dando dei risultati» nel contenimento della diffusione del coronavirus. Diminuiscono anche i ricoverati in terapia intensiva: sono 1.324, sei in meno rispetto a ieri, mentre altre sei persone sono in attesa di tampone. Ieri l’aumento era stato di 2 e di 9 l’altro ieri. I ricoverati non in terapia intensiva sono 11.883, in aumento di 68 da ieri. I dimessi e in isolamento domiciliare sono 22.907, di cui 10.855 con almeno un passaggio in ospedale e quindi in isolamento domiciliare e 12.022 per cui non si rileva alcun passaggio in ospedale.
Altri tre medici deceduti, 8.358 gli operatori sanitari contagiati
Altri tre decessi tra i medici per l’epidemia. Non ce l’hanno fatta, si apprende dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo), Gaetana Trimarchi, medico di famiglia di Messina, guardia medica in Val di Fassa; Norman Jones, cardiologo di Seregno (Como); Roberto Mileti, ginecologo di Roma. Il totale dei camici bianchi deceduti a causa del contagio sale così a 66. Intanto, secondo gli ultimi dati dell’Istituto Superiore di Sanità relativi a ieri, sono 8.358 gli operatori sanitari contagiati, 595 in più rispetto al giorno precedente.