L’emergenza coronavirus in Campania spiegata in una diretta video di circa un’ora dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Ha toccato un po’ tutti gli argomenti dell’emergenza. Dai tamponi, agli ospedali, ai kit rapidi. «In Campania abbiamo fatto già un miracolo, come ci hanno riconosciuto tutti a livello nazionale».
Mancanza di personale sanitario per combattere il Coronavirus
Indice Articolo
- De Luca: «Lavoriamo per arrivare ai 200 posti entro domenica sera»
- Previsto un picco di 3000 contagi ad aprile
- Ospedali dedicati al Coronavirus
- Maggior coinvolgimento dei dottori di medicina generale
- Accordi con strutture ospedaliere private convenzionate
- Dalla settimana prossima 2000 tamponi al giorno
- Un nuovo ospedale da 120 posti letto in terapia intensiva
Uno dei problemi più grandi, di questa fase è la mancanza del personale sanitario. «La Campania – sottolinea De Luca – è uscita dal commissariamento due mesi fa. Ricordiamo che dovevamo cominciare un piano per l’occupazione per 7.600 unità lavorative. Meno male che abbiamo fatto un concorso per assumere 800 infermieri. In queste settimane abbiamo dovuto affrontare il primo problema: il personale. Perché siamo drammaticamente sottodimensionati dopo 10 anni di commissariamento».
«Abbiamo assunto altri 419 infermieri con le procedure accelerate. Abbiamo assunto 188 operatori sanitari, 104 medici. Più 160 giovani medici che stanno facendo le scuole di specializzazione. Abbiamo una carenza di anestesisti ma mi hanno detto che arriveranno dalla Germania due anestesisti che parlano italiano. Se arriveranno li destineremo all’ospedale di Boscotrecase dove c’è un problema drammatico di carenza».
De Luca: «Lavoriamo per arrivare ai 200 posti entro domenica sera»
Altro punto affrontato dal Governatore è la mancanza di posti letto negli ospedali. «Abbiamo assunto – dice – in anticipo delle decisioni che poi sono state prese a livello nazionale dieci giorni dopo, di maggior rigore rivolte al contenimento del contagio. Questo ci ha aiutato, se avessimo fatto anche noi i tifosi del ‘chi vuol esser lieto sia’ avremmo oggi il doppio dei contagiati. Per la terapia intensiva abbiamo fatto una corsa contro il tempo. Il ministero della Salute aveva dei dati assolutamente sfalsati. Nei dati del ministero risultavano 800 posti di terapia intensiva in Campania».
«Quando – continua – siamo usciti dal commissariamento era chiaro che avevamo rispettato le restrizioni del decreto 70 e avevamo 335 posti in terapia intensiva. Abbiamo riconvertito la metà dei posti per destinarli a terapie intensive Covid. Stiamo lavorando in queste ore per arrivare sotto i 200 posti in terapia intensiva. Secondo l’algoritmo ne avremo bisogno già domenica sera quando ne serviranno 200 e più. Ci siamo premurati 10 giorni di fare una gara per creare un’ospedale prefabbricato per 120 posti letto di terapia intensiva. Dovremmo completare l’80% dei lavori già fra 2 settimane ma non ne voglio parlare finché non avrò visto i ventilatori polmonari nei reparti».
Previsto un picco di 3000 contagi ad aprile
«Stiamo – spiega De Luca – lavorando su una previsione di 350 posti di terapia intensiva, cioè di raddoppio delle disponibilità che abbiamo oggi. Quel numero, è il numero adeguato alla domanda che ci sarà se avremo 3000/3500 contagi nella prima settimana di aprile. Ci aspettiamo di raggiungere verso il 3/5 aprile una situazione piatta in cui ogni giorno avremo un aumento di 80/100 contagi ma non di più. Se arriviamo a questo dato stabile dopo una settimana comincerà una curva discendente. Questa è la previsione generale che noi abbiamo. La corsa è a essere pronti da qui a dieci giorni quando prevediamo di avere l’arrivo dello tsunami.
Ospedali dedicati al Coronavirus
Tante persone hanno chiesto di creare ospedali dedicati al Coronavirus. «Ringraziamo per il suggerimento ma lo stiamo già facendo dovunque sia possibile» spiega che si sta «creando un’ospedale dedicato a Napoli, il Loreto Mare lo abbiamo svuotato e sarà un ospedale dedicato tutto al Coronavirus, stiamo facendo la stessa cosa a Scafati, a Salerno, ad Avellino, a Boscotrecase, alla Federico II alcuni reparti dedicati (anche un reparto dedicato alle donne in stato di gravidanza che vengono contagiate), a Maddaloni».
Maggior coinvolgimento dei dottori di medicina generale
Da più parti è arrivato anche il suggerimento di incrementare l’assistenza domiciliare e la collocazione domiciliare di alcuni pazienti. «Noi non possiamo smantellare completamente i distretti. Prenderemo tutto il personale non utilizzato, ma ci sono dei servizi che dobbiamo mantenere. Ci sono servizi di astistenza come i malati di diabete e altre patologie che dobbiamo mantenere, non è che possiamo smantellare tutto».
Accordi con strutture ospedaliere private convenzionate
Coinvolgere le cliniche private per ampliare le possibilità. «Abbiamo fatto un accordo con le strutture private convenzionate che mettono a disposizione 3000 posti letto per la degenza. Quando avremo il picco di 3000 contagiati ci siamo preparati per avere come valvola di sicurezza la possibilità di collocare o pazienti ricoverati per altre ragioni o pazienti Covid nelle strutture private convenzionate. Ci hanno messo a disposizione anche 34 posti di terapia intensiva. Medici di medicina generale, strutture convezionate, abbiamo una grande valvola di sicurezza per non lasciare abbandonato nessuna persona. Non succederà quello che sta accadendo a Bergamo o a Brescia».
Dalla settimana prossima 2000 tamponi al giorno
Dall’opposizone in Regione le accuse maggiori sono arrivate sui tamponi. Da più parti sono arrivate accuse sui tempi lunghi per avere i risultati e sul numero ridotto di quelli effettuati. Il presidente della Regione Campania prova a chiarire anche questo punto. «La Campania un mese fa aveva un solo laboratorio dove fare tamponi, il laboratorio del Cotugno. Questo laboratorio deve essere autorizzato, certificato dell’Istituto Superiore di Sanità. Ogni laboratorio deve avere questa autorizzazione. Abbiamo verificato, dopo pochi giorni, che non ce la facevamo. Senza aspettare l’Istituto Superiore di Sanità abbiamo fatto fare i controlli al Cotugno stesso che era autorizzato e abbiamo aperto in meno di due settimane 10 laboratori per effettuare i tamponi».
«A questi laboratori abbiamo dato questo obiettivo: dare i risultati in 24 ore e lavorare almeno 2000 tamponi al giorno per recuperare qualche ritardo che ci è stato. Da questo fine settimana partiremo con 2000 tamponi processati al giorno. Ma non è che la moltiplicazione dei tamponi risolve il problema. Il problema lo risolve lo stare a casa. Questo ci deve servire per accelerare i dati dei tamponi, per non avere ritardi che si accumulano».
Nel frattempo abbiamo acquistato un milione di kit rapidi che arriveranno in Campania lunedì. Useremo questi kit in primo luogo per fare una tutela del personale sanitario. Se cresce la quantità di medici che vengono contagiati gli ospedali faremo fatica a tenerli aperti. Quindi questa è la priorità assoluta. Ovviamente il kit rapido è meno affidabile del tampone ma ti consente di fare una prima scrematura rapida».
Un nuovo ospedale da 120 posti letto in terapia intensiva
Ultimo punto toccato dal governatore è quello di un nuovo ospedale «Stanno procedendo i lavori per realizzarlo, sia pure in strutture prefabbricate. Questo progetto prevede che nell’arco di tre settimane noi avremo la dotazione completa di 120 posti letto in terapia intensiva che si aggiungeranno ai 200 che dovremo attivare nella prossima settimana e quindi avremo la possibilità di avere una tranquillità per quanto riguarda le esigenze di terapia intensiva. Ci arriveranno (ci auguriamo per lunedì) 160 dispositivi di subintensiva. Parecchie volte ci hanno detto che arrivava un carico e poi non ci è arrivato nulla. Proveremo a non farci fregare» conclude De Luca.