L’Aifa valuterà gli effetti del farmaco tocilizumab (RoActemra), che normalmente viene utilizzato per l’artite, nella lotta al Coronavirus. Lo ha detto il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro in conferenza stampa alla protezione civile. «In queste ore Aifa – dice Brusaferro – ha riunito il suo comitato tecnico scientifico, ha analizzanto le evidenze disponibili rispetto ai principi attivi che sono stati proposti e credo stia deliberando la possibilità di avviare le sperimentazione per meglio comprendere».
Coronavirus, Brusaferro: «Prima occorre occorre una sperimentazione»
Prima di pensare che possa essere utilizzato però «dobbiamo sempre ricordare – sottolinea – che quando sperimentiamo i farmaci partiamo da una plausibilità biologica ovverosia dal fatto che il principio utilizzato nel farmaco abbia degli effetti che razionalmente passono risultare benefici per il paziente. Oggi i farmaci che vengono utilizzati hanno indicazioni per altri tipi di patologie, prima di poter definire farmaci di indicazione specifica per la patologia che stiamo affrontando occorre una sperimentazione. Aifa si sta muovendo in tale logica».
Ascierto: «Su 6 pazienti 3 hanno avuto un miglioramento importante»
Questa mattina intanto è tornato a parlare il dottor Paolo Ascierto, direttore dell’unità di immunologia clinica del Pascale. «Da sabato abbiamo trattato 6 pazienti tutti intubati. Di questi, 3 hanno avuto un miglioramento importante. Il primo ha evidenziato segni di miglioramenti alla TAC di controllo effettuata ieri sera» ha detto il professore. Si ipotizza di stubare il paziente se rimarrà stabile.
Ieri mattina l’azienda produttrice Roche aveva annunciato di voleri «fornire gratuitamente per il periodo dell’emergenza» il ‘tocilizumab (RoActemra)’ a tutte le Regioni che ne avessero richiesta, fatte salve le scorte necessarie a consentire la continuità terapeutica ai pazienti affetti da patologie per cui il prodotto è autorizzato.