Panico sulle Borse europee che continuano a perdere soldi, aziende bloccate e costrette a licenziare e a chiudere, lavoratori lasciati a casa. Sono tanti i danni causati dal Coronavirus, non solo dal punto di vista sanitario. Tanti miliardi bruciati in pochi giorni e Pil in caduta libera.
Uno dei settori maggiormente colpiti è quello dello spettacolo, uno dei più importanti e produttivi d’Italia (ma che già prima dell’emergenza era in crisi) a causa del decreto varato dal Consiglio dei ministri che ha imposto la chiusura di teatri e cinema e l’annullamento di ogni evento. «Sono sospese manifestazioni, eventi, spettacoli di qualsiasi natura, compresi quelli cinematografici e teatrali, in qualsiasi luogo, pubblico o privato. E’ sospesa l’apertura dei musei» aveva annunciato il premier Conte. Parole che se da un lato aiuteranno a combattere la diffusione del virus, dall’altro affosseranno ancora di più il mondo dello show business.
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La crisi del settore spettacolo accentuata dai decreti del Consiglio sul Coronavirus
Tante difficoltà per i lavoratori di questo mondo. «Le disposizioni – ha affermato Luciano Schifone, della Direzione Nazionale di FDI ed ex delegato allo Spettacolo della Giunta Caldoro – del DPCM sul coronavirus hanno accentuato la crisi del settore dello spettacolo che era già in forte affanno, sia sul versante teatrale che in quello delle sale cinematografiche».
Secondo Schifone «le direttive sostanzialmente hanno prodotto una chiusura delle sale con la totale cancellazione di tutti gli spettacoli. La crisi si abbatte sulla parte artistica, con decine di attori, cantanti, musicisti e tecnici di scena che restano senza paga per settimane forse mesi, ma anche sulle imprese di cinema e teatri con azzeramento di incassi da una parte e dall’altra con oneri logistici e di personale che invece restano immutati. In questo campo non c è rinvio di incassi, ma perdite in assoluto. Passata la stagione ciò che è perso non si recupera».
Schifone: «La Regione attivi interventi finanziari»
Un problema che va affrontato immediatamente e Schifone chede «che oltre agli interventi del Governo si attivi la Regione per approntare un pacchetto di interventi finanziari che sostenga le produzioni delle compagnie campane, ma anche le gestioni di sale di cinema e teatri costrette alla chiusura da disposizioni Governative. Penso alle paghe per artisti e tecnici, penso ai fitti passivi ed alle tasse comunali e statali che comunque gravano su un esercizio, ancorchè inattivo per causa di forza maggiore».
Cinema, nell’ultimo weekend incassi da incubo per la paura del Coronavirus
Nell’ultimo weekend il cinema italiano ha fatto segnare incassi da incubo: il peggior risultato da sempre: solo 439.515 mila euro nel weekend. Con un -79% rispetto al precedente già disastroso (-65%), a sua volta già drammatico sul precedente (-44%). Ed è anche l’ultimo fino a nuovo ordine visto che dall’8 marzo le sale sono chiuse per le misure di contenimento del contagio da coronavirus. Dal Cinetel si confermano oltre ai dati incassi anche il record negativo storico. Al primo posto è ‘Volevo Nascondermi’, il film di Giorgio Diritti sul pittore Ligabue per il quale Elio Germano ha vinto l’Orso d’argento a Berlino: 90.532 mila euro nel weekend, con oltre 14mila presenze in 204 sale.
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