Per fortuna, questo maledettissimo Coronavirus non è cosi letale, per le persone, com’era stato raccontato. Lo è di più per imprese e Pil. Il danno peggiore al Paese, però, lo hanno fatto i «crociati del terzo millennio»: Giuseppi & c. ci hanno trasformati nei Calimero del villaggio globale. Vero, hanno sbagliato, per scarsità d’informazione (oltreché per inadeguatezza) e la nostra catena di controllo ha funzionato. Abbiamo fatto più tamponi di tutti: 9.000 in Italia, 700 a testa in Francia e Germania, ancora meno negli altri Paesi europei. Quindi, abbiamo trovato più contagiati (ma è bastato cambiare il parametro di comunicazione perché si dimezzassero) che altrove. In fondo, «chi cerca trova». E tre ricercatrici del Sacco di Milano, ne hanno isolato il ceppo.
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Il che non cambia la realtà dei fatti. Sicché, visto come stanno le cose, non c’è chi non veda che, ancora una volta, il secondo governo targato Giuseppe Conte ha fallito. Tanto nel tenerne sotto controllo la diffusione, quanto nell’evitare allarmismi eccessivi. Alla cui esplosione, anzi, ha dato un notevole impulso. Poi, come un qualunque ‘pierino’ – incapace di assumersi la benché minima responsabilità degli errori commessi – ha cercato di lavarsene le mani e ha scaricato ogni colpa sui medici (provocando l’intervento dei pm nei loro confronti), sulle strutture sanitarie e sulle regioni, minacciando di commissariarle. Fingendo d’ignorare che la Costituzione assegna la profilassi allo Stato ovvero al Governo. Anziché prendersela con la malattia, insomma, se l’è presa con il termometro, affidandosi al ‘mercurio’, sperando che non scalasse troppo la colonnina, e al nostro massimo Fattore, augurandosi non ci inducesse in ulteriori ‘complicanze’. Un’approssimazione che ha peggiorato le cose.
Coronavirus, decisioni schizofreniche e contraddittorie hanno ingigantite la paura
Non sarebbe stato meglio predisporre interventi più adeguati? Certo, ma avrebbe avuto bisogno di collaboratori che gli consigliassero di bloccare gli ingressi (non i voli diretti dalla Cina) e, imporre un periodo di quarantena a chiunque provenisse da quel Paese, direttamente o anche attraverso percorsi alternativi, invece ha imposto il coprifuoco agli italiani. E con le sue decisioni schizofreniche e contraddittorie, con la sua invasione di televisioni e giornali – insieme alle tante, troppe, trasmissioni televisive quotidiane, le paginate dedicate che hanno finito per ingigantire le paure dei cittadini – ci ha fatto passare tutti per infetti e la grande stampa internazionale ci ha raccontati come gli untori del mondo.
Scatenando una vera e propria psicosi da coronavirus e mascherine, con assalto ai centri commerciali, mercato nero, prezzi alle stelle, fioritura e diffusione di fake in quantità industriale. E paradosso dei paradossi – anziché essere noi, a mettere loro in quarantena – sono state le Mauritius a bloccare voli Alitalia, costringendo i turisti italiani a tornarsene a casa. Mezzo mondo, Cina ed Europa comprese, ci ha messo al bando. Non ci vuole dalle sue parti e non intende venire dalle nostre e la Fao ovvero l’Onu cancella i convegni in Italia. Tant’è che, è stato disdetto quasi il 90% delle prenotazioni negli alberghi italiani; il turismo e borsa sono crollati; Atene ha bloccato il Grana Padano; lo 0,4/0,6 del Pil è a rischio e altri 60mila posti di lavoro traballano. Ma le Ong continuano a ‘regalarci’ profughi.
Ma grazie al Coronavirus, per il governo Conte tutto va bene
E poiché «non tutti i mali vengono per nuocere». mentre infuriavano le polemiche sul covid-19, Conte & c., hanno portato a casa la (ennesima) fiducia, sulle intercettazioni a strascico con il trojan. Così potranno spiarci tutti. Di più, calato il silenzio su qualsiasi attività del nostro esecutivo che non fosse il coronavirus, si fa – sempre più vicino – il ‘si’ italiano a quel meccanismo europeo di stabilità, voluto da Germania e Francia per fregarci meglio. Chissà, se Mattarella e Conte, ne hanno chiesto conto a Macron a Napoli.
Intanto, Pd, +Europa e Radicali hanno proposto il rinvio del referendum sul taglio dei parlamentari. Ennesima blindatura di una legislatura nata male e proseguita peggio, mentre l’uomo del Colle continua a guardare dall’altra parte. Organizzazione mondiale della sanità e Ue, oltre il silenzio – con qualche allarmismo di troppo e l’isolamento dei nostri europarlamentari a Strasburgo – non sono riuscite a produrre altro. Ma per il (dis)interessato, europresidente Sassoli, «l’Europa è la soluzione a tutti i nostri problemi». Sarà!
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