Napoli diventerà capitale della SEO. «Ma in città non sanno cosa sia»

di Davide Gambardella

Napoli hub internazionale degli esperti di web marketing, a settembre l’evento The SEO show

Nel mese di settembre Napoli diventerà per due giorni l’hub mondiale del web marketing. Mostri sacri del settore, del calibro di Bill Slawski, Purna Virji, Aleyda Solis, Jono Alderson, solo per citarne alcuni, parleranno di SEO (la Search Engine optimization che permette ai siti Internet di scalare posizioni su Google) e di tutti i segreti di quella che è divenuta una vera e propria arte a metà tra l’informatica e la semantica.

‘The SEO show’, è il nome dell’evento che si terrà in città l’11 ed il 12 settembre 2020. Lo faranno a Castel dell’Ovo, da una sala a picco sul mare che bagna il Golfo: un’iniziativa suggestiva, senza precedenti, per un evento del genere. Ad organizzarlo è stata SeoCube, la società di web marketing nata nella periferia occidentale del capoluogo campano che ha ideato il software SeoZoom, strumento fondamentale per chi intende lavorare nella SEO a livelli professionali.

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«Non è stato facile portare questo evento in città e, soprattutto, non è stato facile spiegare ai relatori come mai proprio Napoli per ospitare un evento del genere» racconta Gennaro Mancini, responsabile editoriale di SeoZoom e content strategist di SeoCube, società organizzatrice dell’evento. «L’ostacolo cui ci troviamo di fronte, è quello di far capire ai relatori che Napoli, conosciuta solo per fatti di cronaca, è una città che può produrre anche innovazione».

SEO, web marketing e Napoli: chi lo avrebbe mai detto?

Proprio così: Napoli, nell’immaginario internazionale, è ancora la città delle montagne di spazzatura, di Gomorra e delle guerre di camorra con centinaia di morti ammazzati. «E se proprio vogliamo uscire dalla retorica – aggiunge Gennaro – è tutt’al più una località di vacanza. Prima di questo evento, nel nostro settore, a livello internazionale erano conosciute solo Milano e Rimini, Napoli quasi non esisteva nella cartina geografica del settore digital».

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Il team di SEO Cube

E invece Napoli, in questo mondo che lavora in Rete, e che fa guadagnare miliardi a chi scommette nel digital marketing, esiste eccome grazie a SeoCube. Una società giovane made in Naples, fondata quattro anni fa nel quartiere Soccavo da Ivano Di Biasi e Giuseppe Liguori che, oltre a fornire a tutti gli specialisti del settore uno strumento, SeoZoom, che scandaglia Google e dà la possibilità di posizionare i siti internet ai primi posti del motore di ricerca, fatturando oltre due milioni di euro all’anno, organizza una due giorni dedicata al mondo complesso della SEO e del web marketing.

SeoCube, come nasce il progetto made in Naples

«Questo progetto è una evoluzione di RyHub, società nata nel ’99 per produrre software – racconta il deus ex machina di SeoCube, Ivano Di Biasi – Dopo la mia partecipazione nel 2007 al Campionato Mondiale SEO, in cui mi sono classificato al decimo posto come unico italiano, è nata la vera passione per la search engine optimization. Essendo un programmatore e venendo dall’informatica, assieme al mio socio Giuseppe Liguori ho preso ad ottimizzare i dati con una reportistica che ci ha portato a vendere gli automatismi alle altre aziende, permettendoci in pochi anni di scalare da un fatturato di 400mila euro ai due milioni e mezzo di quest’anno».

Giuseppe, cofondatore dell’azienda, è la grande mente che tiene in piedi tutta l’infrastruttura tecnica: lui controlla tutti i database in giro per il mondo con ottimi risultati, ed ogni idea o valutazione viene presa in piena sintonia con Ivano.

Ed è proprio il gioco di squadra, il vero successo di SeoCube: «Noi riponiamo piena fiducia nel nostro team – chiosa Ivano – Sono completamente indipendenti, autonomi e solo a conclusione del lavoro tiriamo le linee di somma. La chiave del successo è tutta qui. Riusciamo anche a lavorare in smart working in piena sintonia, senza alcun problema, perché sappiamo bene che possiamo fidarci l’un dell’altro ad occhi chiusi».

Sono tutti ragazzi, quelli che lavorano a SeoCube: grande passione per la Rete, creativi nel Dna e con grande curiosità. Il loro obiettivo: quello di scalare le vette più alte di Google. E permettere a tutti coloro che lavorano in questo ambito di poterlo fare, grazie alla creatura miracolosa che è SeoZoom. «Un settore, oggi, inevitabile per una azienda – fa notare Gennaro Mancini – Anche i più grandi gruppi editoriali non possono fare a meno della SEO e del web marketing e sono in tantissimi ormai ad affidarsi al nostro software».

SEO, questa sconosciuta: «In città non conoscono le sue potenzialità»

The SEO show è un po’ come un Benvenuti al sud in chiave web marketing: «Un modo per sbugiardare la credenza popolare su Napoli ed il sud – racconta Ivano – L’idea è nata un po’ per gioco, durante la convention Smxl che si è tenuta nel novembre del 2019 a Milano, e di cui sono stato il curatore di tutta la parte SEO. Nel pomeriggio, durante un aperitivo, Aleyda Solis – uno dei SEO più famosi del mondo – mi ha chiesto: “Perché non organizzate un evento del genere da voi al sud? Lì c’è il sole, il mare… si sta bene!” E a quel punto ho subito rilanciato: “Se mi date la vostra disponibilità, io la metto su e facciamo qualcosa di divertente e più particolare”. Quando qualche mese dopo ho annunciato che ho preso in affitto un castello per parlare di SEO, sono rimasti tutti a bocca aperta…».

Non è stato così semplice però prenotare una simile location per un evento, seppur di portata internazionale. «Siamo riusciti ad entrare in contatto con l’assessorato allo Sviluppo ed alle Pari Opportunità del Comune – racconta Gennaro – Inizialmente siamo stati accolti con favore, anche se questo tipo di settore è ancora misterioso per alcuni e, soprattutto, non sono ben chiare quali siano le sue potenzialità».

SeoCube ha richiesto il patrocinio da parte del Comune di Napoli: la domanda, protocollata a gennaio, è stata lettera morta fino a qualche giorno fa. Ci è voluto tempo, ma alla fine Palazzo San Giacomo ha riconosciuto gli sforzi di questi ragazzi. E non solo: «SeoCube in questi anni non ha mai avuto un supporto, nonostante la crescita del fatturato nel 2019 sia stata di oltre due milioni di euro, e a dire il vero non lo abbiamo mai richiesto perché ci siamo fatti da soli», fa notare Mancini. «Eppure adesso abbiamo lanciato un software SeoZoom per il mercato britannico, anche se per il momento la gestione avviene dall’Italia. Cuore e cervello di questa azienda sono ancora qui a Napoli. Siamo orgogliosi, perché attualmente, grazie al nostro software, diamo lavoro a persone in altre parti d’Italia».

E chi l’avrebbe mai detto che Napoli, la città dai mille problemi, potesse essere così all’avanguardia in un settore, quello della SEO, ancora così poco esplorato a livello globale. Eppure in città fare impresa non è una missione impossibile: “Certo, è davvero tosta investire qui, ma credo che il problema sia nazionale e riguarda tasse, assunzioni e via dicendo. Forse oggi è meglio fare impresa a Napoli, visto i costi più bassi per gli affitti che al nord sono invece alle stelle», riflette a voce alta Ivano.

«Quando partecipiamo agli eventi come relatori, quando raccontiamo che la nostra unica sede si trova nella periferia di Napoli, tutti alzano il sopracciglio – gli fa eco Gennaro Mancini – Nella percezione comune, al di là della Campania, la nostra città viene vista come un ostacolo. C’è ancora un preconcetto sul fatto che a Napoli si possa fare qualcosa di buono…».

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